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Fifa e Uefa mettono al bando i club e la Nazionale russa

Niente spareggio con la Polonia. Misure anche nel basket e nell'atletica

Di Redazione |

Stop ad atleti e squadre della Russia. Ciò che finora era solo un auspicio è diventato un dato di fatto, con la sospensione di coloro che, nel mondo dello sport, rappresentano il paese del leader Vladimir Putin.

Ha cominciato il Cio che, dopo aver ritirato l’Ordine Olimpico, massima onorificenza del movimento a cinque cerchi, al presidente russo, ha «vivamente raccomandato» a tutte le federazioni mondiali di «non invitare atleti russi e bielorussi» nelle competizioni sportive internazionali, e laddove non fosse possibile per «motivi di tempo o legali» le esorta a «garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia». 

Non ha fatto in tempo ad adeguarsi l’ente internazionale del tiro (sport in cui il plutocrate russo Vladimir Lisin è a capo della federazione mondiale), visto che nella prova di Coppa del mondo di tiro a segno in Egitto, vinta dall’azzurro Sollazzo, i russi Vladimir Maslennikov e Sergey Kamenskiy hanno gareggiato con le insegne del loro paese, ma per il resto l’invito è stato immediatamente raccolto.

Così, in rapida progressione, e seguendo l’esempio dell’atletica che si era già mossa autonomamente nei giorni scorsi, sono arrivati stop e sospensioni che, in pratica, impediranno ai russi di gareggiare fin quando la situazione non sarà risolta. Lo sport prova quindi a fare pressione, e a fare ciò che per ora la diplomazia non riesce ad ottenere. 

La Fifa, in attesa dell’evolversi della situazione, ha sospeso la Russia dagli spareggi mondiali, per i quali avrebbe dovuto affrontare il 24 marzo la Polonia, che aveva già fatto sapere di non voler giocare, e poi Repubblica Ceca o Svezia. Adesso, a meno che non si arrivi a un ritiro delle truppe dall’Ucraina e a una pace, il problema non si pone più e rimane da vedere se la Polonia passerà automaticamente al prossimo impegno o se dovrà affrontare, al posto della Russia, una squadra che potrebbe essere ripescata da quelle rimaste fuori da questi spareggi che vedranno impegnata anche l’Italia, in prima battuta contro la Macedonia del nord.

Subito dopo è arrivato anche lo stop dell’Uefa, che ha rescisso il ricco contratto di sponsorizzazione con la Gazprom e poi ha messo in stand by i club russi impegnati nelle coppe europee, e quindi lo Spartak Mosca per il suo ottavo di finale di Europa League contro il Lipsia. 

Nel basket sono state sospese le tre squadre russe che giocano l'Eurolega, Cska Mosca, Zenit e quell'Unics Kazan, che avrebbe dovuto giocare domani al Forum di Assago contro l’Olimpia Milano. Se la situazione non migliorerà, ha precisato l’Eca, queste squadre perderanno a tavolino tutte le partite, comprese quelle già disputate, e le classifiche verranno riscritte. 

Ora si cerca di capire cosa succederà con le Paralimpiadi di Pechino, dove i russi non dovrebbero esserci neppure come rappresentanti del loro comitato nazionale, e nella pallavolo, dove per ora la Fivb non appare intenzionata a spostare la sede dei Mondiali maschili previsti in Russia dal 26 agosto all’11 settembre.

Per le competizioni di club è stato invece stabilito che quelli della Russia giochino le loro partite casalinghe in campo neutro.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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