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Giro: Yates, le Asturie? Una brutta giornata può capitare

"Mi sento bene" dice il britannico, come favorito indica Carapaz

Di Redazione |

BUDAPEST, 05 MAG – Simon Yates, uno dei pretendenti al Giro d’Italia dove è salito sul podio lo scorso anno, ha assicurato alla vigilia della partenza di “non essere troppo preoccupato” per la debacle nella seconda tappa del Giro delle Asturie, sabato scorso. “Non sono troppo preoccupato”, ha detto in conferenza stampa il leader di Bike Exchange, arrivato a più di dieci minuti dal vincitore, il colombiano Ivan Sosa, dopo essere stato staccato nella seconda e più ripida delle tre tappe. “Mi sento bene. Lì ho vinto due belle tappe (la prima e la terza, ndr) – ha ricordato – Ho buone sensazioni alle gambe. La seconda giornata è stata la mia prima esposizione della stagione al caldo. Le condizioni erano anche molto umide. In passato avevo già avuto qualche difficoltà con la mia prima esposizione al caldo”. Una brutta giornata, questa volta senza caldo, l’aveva già privata al Giro 2018. Dopo tredici giorni in rosa e tre vittorie di tappa, era crollato due giorni prima dell’arrivo di quella edizione vinta dal suo connazionale Chris Froome. “Preferirei non avere mai una brutta giornata e avere le gambe a mille ogni giorno dell’anno. Ma non è così che funziona lo sport, purtroppo. Dobbiamo solo gestire le nostre risorse nel miglior modo possibile” ha spiegato il ciclista, che ha già vinto una gara di tre settimane, il Giro di Spagna, nel 2018. Come Joao Almeida, Yates vede in Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) il “favorito evidente” della 105a edizione del Giro, che partirà domani da Budapest. “Probabilmente ha la squadra più forte, ha già vinto la gara, penso che sia normale considerarlo un favorito”.

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