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Harakiri Messina, crollo con la Fidelis Andria

I pugliesi si aggiudicano al "Franco Scoglio" lo scontro diretto per la salvezza. Giallorossi in caduta libera. Calciatori, allenatore e dirigenti in silenzio stampa

Di Manuel Pernice |

Harakiri Messina, è buio pesto. I peloritani crollano nello scontro diretto con la Fidelis Andria. Quarta sconfitta consecutiva e penultimo posto in classifica. Il gol flash di Catania è solo un'illusione. I pugliesi non si scompongono e riacciuffano il pari con Di Piazza. Il sorpasso è firmato da Bubas su un calcio di rigore dubbio. Il Messina riesce anche a riprenderla con Adorante. Ma al 82' c'è il sorpasso definitivo di Alberti.

Eppure il match era partito bene. Al 2' Catania semina il panico tra la difesa avversaria. Tiro velenoso che si infila all'angolino. La Fidelis Andria non si scompone e prende in mano il pallino. Al 5' Di Piazza "flirta" con il gol, ma il suo colpo di testa si spegne a lato. Due minuti dopo è provvidenziale Mikulic ad anticipare il bomber pugliese. Al 13' gli ospiti acciuffano il pari. Di Noia con un passaggio illuminante imbecca Di Piazza, che si infila tra Fazzi e Mikulic e trafigge Lewandowski. L'attaccante pugliese, cinque minuti dopo il gol, è costretto al cambio per infortunio. Il Messina è come un pugile alle corde. Al 23' l'arbitro concede un penalty dubbio per il fallo di Lewandowski su Di Noia. Alla battuta Bubas è glaciale e insacca.

Nella ripresa il tecnico Capuano prova a svegliare la squadra dal torpore. Entrano Balde e Russo per Vukusic e Rondinella. Al 48' è proprio l'esterno campano a sciupare una buona occasione. Al 59' la Fidelis Andria cala il tris con Casoli, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Dieci minuti dopo il Messina va vicino al gol con Balde. Dini vola e respinge in calcio d'angolo. Ed è proprio da questo corner che i peloritani acciuffano il pari. Dini salva su Mikulic, sulla ribattuta Celic imbecca Adorante che da due passi insacca. Ma il pareggio è solo momentaneo. Al 82'  Alberti sale nell'attico e di testa trafigge Lewandowski. Il Messina non ha più la forza per reagire. E alla fine arriva l'ennesima sconfitta che fa "cucire" la bocca a calciatori, allenatore e dirigenti. Il presidente Sciotto ordina il silenzio stampa. Non si escludono decisioni "forti" in settimanaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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