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Il Palermo soffre a Potenza poi rimonta all’ultimo respiro

Sotto di due gol al quarto d'ora della ripresa, pareggia con Soleri e con un rigore di Brunori al 90'

Di Redazione |

Finisce in parità 2-2 Potenza-Palermo, partita valida per la trentatreesima giornata del campionato di serie C. Allo stadio «Viviani» di Potenza i padroni di casa si portano in vantaggio di due reti grazie ai gol di Romero al 28' del primo tempo e al raddoppio di Cuppone al quarto d’ora del secondo tempo.

Poi arriva la reazione dei rosanero con Soleri, subentrato a Felici ad inizio secondo tempo, che accorcia le distanze al 33' e si procura il calcio di rigore trasformato da Brunori al 45'.

Due minuti prima del gol di Soleri Zampano tutto solo si è divorato il gol del possibile 3-0, da segnalare che prima del rigore trasformato, Brunori si era visto annullare un gol per fuorigioco. In classifica il Palermo, sesto, perde ancora terreno dalle prime posizioni e vede avvicinarsi il Foggia. Nel prossimo turno i rosanero giocheranno ancora in trasferta sul campo della Paganese.

Ma l'aria a Palermo non sembra serena. Durisssimo lo sfogo dell’allenatore del Palermo Silvio Baldini nel post partita. «Ci sono troppi ragazzi che non giocano e che quando il Palermo ha bisogno di loro non si fanno trovare pronti – ha detto Baldini – scusate se non mi esce la voce ma oggi ho dovuto dare una "ragioncina" a tutti. Noi non possiamo giocare solo gli ultimi 20 minuti della partita. Quando il Potenza ha sbagliato il 3-0 mi veniva voglia di prendere un taxi e andare a casa. Non sto qui a farmi prendere in giro da nessuno. Il Palermo può anche perdere ma deve uscire dal campo a testa alta. Chi gioca nel Palermo deve assumersi determinate responsabilità, se uno non lo fa non può mettersi la maglia rosanero addosso».

Batte i pugni sul tavolo Baldini in sala stampa nel post partita. «Qui non ci sono titolari o riserve – ha continuato l'allenatore del Palermo – non voglio vedere musi lunghi di chi non gioca. Oggi guardavo il riscaldamento con il direttore sportivo Renzo Castagnini e c'era un nostro giocatore con le mani in tasca con il muso lungo perché non era titolare. E io se voglio vincere la partita dovrei fare entrare uno così? Non hanno capito che qui sono tutti titolari: prendete Andrea Accardi oggi era in panchina e lui è un titolare sia se gioca sia se non gioca. Lui sa cosa vuol dire indossare la maglia del Palermo».

Baldini ha anche rincarato la dose. «È questa mentalità che hanno che ha portato il cambio di allenatore – ha sottolineato – Il Palermo ha una squadra a livello tecnico che se avesse avuto un atteggiamento diverso avrebbe ancora il vecchio allenatore e sarebbe fra il secondo e il terzo posto in classifica. È tempo che i giocatori tirino fuori gli attributi. Se tengono il muso lungo vadano fuori e lascino spazio a un ragazzo della Primavera. L’atteggiamento degli ultimi venti minuti in cui abbiamo fatto tre gol, perché non so nemmeno se c'era il fuorigioco su quello annullato a Brunori, lo dobbiamo avere sempre. Ci sono giocatori che hanno il cervello da bambini e vivono da grandi. Se si vuole andare in B devono metterci qualcosa in più. Voglio che i miei giocatori capiscono come si gioca a calcio». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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