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Lazio: Romagnoli, realizzato sogno della mia vita

'La 13 di Nesta un onore. Immobile mi ha chiamato ogni giorni'

Di Redazione |

ROMA, 18 LUG – “Si è realizzato il sogno di quando ero bambino: non volevo giocare in Serie A ma nella Lazio. E’ l’emozione più grande della mia vita”. Esordisce così un raggiante Alessio Romagnoli nella prima intervista ufficiale rilasciata a Lazio Style Channel, canale ufficiale del club di cui è grandissimo tifoso. Vestire la maglia numero 13, numero che fu di Alessandro Nesta, per l’ex Milan è la realizzazione di un desiderio antichissimo: “Io penso che Nesta sia stato il difensore più forte di tutti i tempi, nessuno sarà mai come lui, per quello che ha fatto alla Lazio e al Milan. Ho indossato il suo numero in rossonero e ho l’onore di farlo qui. Darò il mio meglio”. Il difensore ricorda anche la sua prima volta all’Olimpico, nel 2000, l’anno dello scudetto: “Mio padre è tifoso e mi ci portava spesso, anche mia nonna a cui ero molto legato era laziale. Nel giorno del titolo non c’ero perché non avevo trovato il biglietto, ma resta uno dei giorni più belli di sempre”. Romagnoli svela poi un segreto simpatico riguardo a tutte le volte che incrociava la Lazio da avversario all’Olimpico: “Quando entravo in campo, mi mettevo la felpa sopra il naso e cantavo l’inno”. Poi racconta del calore dimostrato dai nuovi compagni per farlo venire: “Immobile mi ha massacrato di telefonate – ride Alessio – Mi ha chiamato ogni giorno, anche Cataldi. Sentendo i compagni che ti scrivono e ti vogliono, oltre alle dichiarazioni d’amore dei tifosi, era impossibile non accettare”. Gli anni passati al Milan vengono ricordati con affetto da Romagnoli (“Vedevo che la società stava crescendo e che potevamo vincere qualcosa”), ma ogni volta che giocava contro la Lazio parlava con Tare: “Ho sempre detto di voler giocare nella Lazio, ma non volevo far passare troppi anni. Adesso ho un problema abbastanza serio con la pubalgia, credo che sia giusto dare il cento per cento, anzi molto di più per il mio club”.

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