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L'intervista

Le Mura: «Salvare il Catania non era facile, ma ora pensare al rilancio»

L’amministratore unico del club rossazzurro guarda pure avanti: «Se dovesse arrivare un grosso investitore siamo pronti a metterci da parte»

Di Giovanni Tomasello |

Nell’attesa che la Covisoc ufficializzi l’iscrizione del club rossazzurro al campionato, a Torre del Grifo si lavora per il futuro immediato. I soci vanno e vengono dal Village, ma lui ormai da qualche tempo passa giornate intere seduto alla scrivania del suo ufficio.  Di calcio Nico Le Mura, amministratore unico del Catania, se ne intende più degli altri e a Licata aveva già avuto modo di farsi apprezzare. Lui ed Enrico Massimino hanno formato un connubio perfetto nel centro agrigentino e l’anno scorso hanno pure voluto sposare il progetto Catania aderendo alla Sigi che ha acquistato il club rossazzurro: «Bisogna aver pazienza – sono le prime parole di un Le Mura visibilmente spossato – noi ci stiamo prodigando per tenere a galla il Catania ma non mi stancherò mai di ripetere che se si presentasse qualche grosso imprenditore in grado di fare meglio e con notevoli risorse economiche, io ma ritengo anche gli altri ci metteremo subito da parte essendo tifosi più che dirigenti». Le Mura, innanzitutto per l’iscrizione al campionato dovrebbe essere tutto a posto. Si aspetta il via libera della Covisoc l’8 luglio. «Noi abbiamo fatto tutto quello che ci era stato richiesto rispettando le scadenze. Ovviamente anche noi restiamo in attesa come tutte le altre società». Piena fiducia a Maurizio Pellegrino e adesso pure a Francesco Baldini? «C’incontrere lunedì e credo che sarà ancora lui sarà l’allenatore del Catania. Maurizio Pellegrino gli illustrerà la situazione e insieme decideranno cosa bisognerà fare sotto il punto di vista tecnico. Io posso dirle che faremo di tutto per potenziare la squadra anche se al momento non possiamo di certo promettere ritorni immediati in Serie A. Chiediamo il sostegno dei tifosi che sono stati a dir poco unici mostrando con i fatti il loro attaccamento al Catania, l’amore per i colori rossazzurri». Lei è stato realista fin dal primo momento e le chiediamo ora: che Catania sarà l’anno prossimo? «Speriamo di portare a termine operazioni importanti. Sembrava per certi versi quasi impossibile che riuscissimo a iscrivere la squadra al campionato, invece abbiamo centrato l’obiettivo. E se l’anno scorso ci siamo ritrovati a gestire una realtà che conoscevamo poco, adesso abbiamo pure compiuto qualche passo in avanti e c’è pure il tempo per fare meglio. Dobbiamo restare tutti uniti. Ho tante idee per la testa, ne riparleremo tra qualche giorno quando saremo sicuri della conferma dell’allenatore». Pellegrino ha già dichiarato che il Catania ha già una base. A lei chiedo cosa serve urgentemente a questa squadra per non correre il rischio di ritrovarsi in difficoltà strada facendo? «I rinforzi arriveranno, prima però abbiamo qualche giocatore da sistemare. Io sono, voglio essere fiducioso». Con Tacopina è finita male. Ha qualcosa da aggiungere? «Assolutamente no. È un capitolo chiuso, inutile parlare ancora di questa storia». La Sigi se non sbaglio ha affidato a lei e Pellegrino il compito di rimettere su la squadra. Una grande responsabilità, non crede? «Ho la coscienza a posto e credo nel rilancio del Catania, ma meglio continuare a volare bassi soprattutto in un periodo storico travagliato come questo ma vedrete che il Catania saprà rialzarsi. Con o senza la Sigi, noi abbiamo solo evitato che la nave affondasse. Per Catania sarebbe stato un brutto colpo. Adesso bisogna essere fiduciosi e ottimisti». C’è qualche giocatore che per lei è intoccabile in questo Catania? «Questo va chiesto ai responsabili tecnici e poi in questo momento è prematuro» Le Mura si ferma qui. Domani l’amministratore unico assieme a Pellegrino incontrerà Baldini, poi lascerà i due da soli e tornerà nel suo ufficio per un’altra settimana d’intenso lavoro. L’ennesimo conferma di una profonda passione rossazzurra. Un buon segnale anche questo.

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