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Per il Catania altro pienone al Massimino: stavolta c’è il Canicattì, parola d’ordine “vietato sbagliare”

Di Giovanni D’Antoni |

Consigli per domenica: migliorare il palleggio, velocizzare la giocata, non sbagliare l’approccio. Li ha tratteggiati Ciccio Lodi in settimana, li rammenta continuamente Giovanni Ferraro, tecnico tra i più vincenti in Italia. Non lo dice la simpatia, ma i numeri, fattore che, per intenderci, non rivela altro che la realtà oggettiva dei fatti.

Il Catania progettato partendo da zero quest’estate da Ross Pelligra e plasmato nuovo di zecca (nei suoi uomini in campo) dal direttore sportivo Antonello Laneri, sta viaggiando ad una media spaventosa, ha la miglior difesa (5 reti subite appena) e l’attacco più prolifico del campionato (24 gol realizzati) eppure qualcuno che storce la bocca, c’è sempre e comunque.  

Timori? A Ragalna, sede degli allenamenti rossazzurri almeno fino alla fine del 2022, sconoscono questa parola. Di stimoli, piuttosto, ce ne sono a milioni, specialmente dopo l’ultimo e fin qui unico pareggio a reti bianche rimediato in campionato contro lo stoico Cittanova.

I rossazzurri sono compatti e consapevoli: si avvicina la sfida interna contro il Canicattì e le motivazioni per scendere in campo al “Massimino” e buttarla dentro sono, ovviamente, altissime. Una seduta mattutina al “Carone” arricchirà il percorso di avvicinamento al match contro i biancorossi, cui ultimo ricordo è dolce, perché proprio nella stagione culminata con il ritorno tra i professionisti (vittoria del Campionato nazionale dilettanti) e perché qualche somiglianza, pur contestualizzata, con il campionato attuale, ce l’ha.

Sicuramente, per la presenza massiccia allo stadio del popolo rossazzurro e per la fame di vittorie, che contraddistinse anche lo storico gruppo allora allenato da Angelo Busetta.

Tornando ai giorni nostri, le parole del capitano in settimana hanno confermato che l’ultima ‘X’ ha sortito un effetto didattico al nucleo etneo: grandi insegnamenti che hanno garantito un miglioramento e favorito la concentrazione dell’intero organico verso l’obiettivo finale: non si guardano i punti di vantaggio (comunque considerevoli) dalla seconda in classifica, ma solo e soltanto la prossima vittoria: un mantra che da qui a Natale, occuperà i pensieri di Ferraro.

Non dovrebbero esserci recuperi, con lo staff rossazzurro che eviterà comprensibilmente ogni rischio. Sembra rimandato, dunque, il rientro tra i convocati di Chiarella e Buffa, il primo infortunatosi alla vigilia del match con il Licata, il secondo out da dieci giorni e già fuori dalla lista per la trasferta cittanovese. 

Sarà importante ritrovare – giusto per rimanere in tema di recuperi – l’attitudine vista nelle trasferte precedenti a quella calabrese, uno spirito difficile da contrastare e capace di garantire gol e vittoria. Il Massimino farà la sua parte, con una proiezione ancora una volta vicina ai 15 mila spettatori che regalerà l’ennesima grande cartolina per i calciatori e non solo, anche per l’opinione pubblica nazionale che guarda alle presenze di pubblico come a un fenomeno di assoluta rilevanza. Attesi da Canicattì un buon numero di tifosi, letteralmente affascinati ed emozionati dall’idea di tornare a distanza di oltre vent’anni all’ex Cibali.

Interessa la gioia finale, non i record. Sarà l’appuntamento di domenica, con avvio alle ore 14,30, a ribadire nella maniera più trasparente, questo principio tanto caro a tutto l’ambiente di fede rossazzurra. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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