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Spettacolo a San Siro, Inter e Atalanta fanno 2 a 2 ma Di Marco sbaglia un rigore nel finale

Segna Lautaro, poi il pari di Malinovskyi e il gol di Toloi fino al pari di Dzeko 

Di Redazione |

Gol, spettacolo, errori e Var. Succede un pò di tutto tra Inter e Atalanta, in una serata in cui anche il ruggito di San Siro torna protagonista, tirando fuori i nerazzurri di Inzaghi dalle paludi dove si erano infilati dopo 45'. Il tabellino alla fine dice 2-2 con l’Inter che si fa rimontare dopo l’iniziale vantaggio di Lautaro, riacciuffa con Dzeko i bergamaschi che avevano ribaltato il risultato con Malinovskyi e Toloi, spreca la palla del 3-2 con Dimarco che calcia un rigore sulla traversa e nel finale deve ringraziare il Var, che annulla il gol del 2-3 di Piccoli perché il pallone era uscito dal campo sullo sviluppo dell’azione. Non sono mancate le emozioni, anche considerando i ben 40 tiri verso la porta, la gara col maggior numero di conclusioni finora in questo campionato.   Un pareggio che in fondo può sapere di beffa per entrambe. L'Inter è partita forte, sfiorando il vantaggio dopo 2' con un piatto di Dzeko a lato di poco. Una prima avvisaglia, perché al 5' è arrivato l’1-0: cross col contagiri di Barella, Lautaro Martinez con uno splendido destro al volo batte Musso e porta avanti i nerazzurri. Dzeko avrebbe anche la palla per raddoppiare, ma sbaglia l’ultimo tocco davanti al portiere bergamasco.   Gli uomini di Gasperini si affidano a Malinovskyi, che sveglia i suoi e li trascina. È dai piedi dell’ucraino infatti che arrivano i primi pericoli per la porta di Handanovic, che capitola quando l’ex Genk con il mancino trova l’angolino dalla distanza per il pareggio. L’Atalanta alza i ritmi, manda in difficoltà l’Inter ma poi ci mette lo zampino ancora Malinovskyi, con l’aiuto di Handanovic: il capitano nerazzurro non trattiene un tiro da fuori dell’ucraino, con Toloi che porta gli ospiti avanti con un facile tap-in.   Un domino bergamasco che trova conferme anche ad inizio ripresa, quando Malinovskyi si traveste ancora da trascinatore: prima da due passi centra Handanovic in scivolata, poi sul corner trova la testa di Palomino che sfiora il gol, poi con una punizione velenosa centra il palo. L’Inter sembra alle corde, ma Simone Inzaghi la rianima con i cambi e l’inserimento di Dimarco, Dumfries e Vecino, con l’uruguaiano che di testa va subito vicino al pareggio risvegliando anche San Siro, che spinge i padroni di casa. Il protagonista diventa però Dimarco, nel bene e nel male. Il prodotto del vivaio nerazzurro innesca l'azione del 2-2, con un mancino deviato da Musso e ribadito in rete da Dzeko. Poi, dopo un tocco di mano di Demiral in area (visto dal Var), calcia sulla traversa il rigore del possibile nuovo vantaggio.   Un duro colpo per tutto San Siro, che rischia di trasformarsi ancora di più in beffa poco dopo, quando Piccoli approfitta di una dormita della difesa interista per segnare il 2-3. Ma è il Var a correre in soccorso di Inzaghi, visto che il pallone era uscito sul fondo nell’azione che ha portato alla rete: Maresca annulla, tra le proteste bergamasche. L’ultimo brivido arriva con un colpo di testa di Dzeko che si spegne a lato al 95'.   L’Inter, aspettando il Napoli, vede così il Milan allungare in vetta e interrompe, allo stesso tempo, a 18 la striscia di vittorie interne consecutive in campionato. Ma, così come per l'Atalanta (che ospiterà lo Young Boys), ora la testa va alla Champions League: martedì con lo Shakhtar Donetsk a Kiev per gli uomini Simone Inzaghi sarà già gara da dentro-fuori. 

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