Notizie Locali


SEZIONI
Catania 23°

Olimpiadi

Tokyo, Tamberi si qualifica per la finale del salto in alto

Dopo un errore l’azzurro ha superato la quota di 2.28 

Di Redazione |

Gianmarco Tamberi ha conquistato la qualificazione per la finale olimpica del salto in alto. Dopo un  errore a 2.28, l'azzurro è riuscito a superare la misura, che  gli consentirà di gareggiare per una medaglia nella finale in programma domenica 1 agosto.

Gianmarco Tamberi ha preso una rincorsa lunga cinque anni, dalla sfortuna cosmica fino ai Giochi, e ora deve solo trovare la scintilla che accenda per lui «una domenica magica: e vedrà, magica lo sarà di sicuro». Sulla pista dello stadio di Tokyo senza pubblico è oli da protagonista, lui che a Rio era spettatore triste, con un legamento della caviglia e un ruolo di favorito nel cestino. «L'inferno che ho passato lo voglio tutti: ora sono qui e la voglio godere, devo solo trovare il salto giusto», dice il ventinovenne saltatore di Civitanova dopo aver guadagnato l'accesso alla sua prima finale a cinque cerchi con un 2.28 . 

Entrano in 13, i giudici di gara hanno deciso che bastava così per tutti quelli che avevano raggiunto la stessa misura, modesta. L'afa terribile e un pò di pioggia hanno reso difficili i salti di tutti gli avversari, dicono i tecnici azzurri, ma Tamberi guarda ai suoi. «Mamma mia che schifo», ha esclamato l'azzurro anche all'ultima asticella superata, con meno sofferenza della sequenza nella quale è andato liscio ma trovando difficoltà nella rincorsa e negli appoggi. «Ho passato un'estate terribile, con salti da 2.20: eppure in allenamento e anche riscaldamento oggi andavo bene. Ma poi in gara non trovavo l'appoggio migliore. Rivedrò i video – dice in vista della finale di domenica, alle 12.10 italiane – Ho ripercorso tutti i miei passi per capire dove fosse l'errore, ma alla fine l'importante oggi era raggiungere questa finale: ho dovuto ricominciare da capo nel 2016… nuotare, saltare 1.60, allenare, alzare l'asticella». Ora, qualsiasi altezza sia, è fissata lì, in cima al mondo. «Mi conosco – continua Gimbo, per un giorno con i capelli dal colore naturale – Mi sono successo miliardi di volte: fatico, non trovo il mio salto, poi spalle al muro trovo la soluzione. Ecco perchè non devo guardare indietro ma solo alla finale». I rivali oggi hanno saltato in modo analogico, col russo Ivanyuk incappato addirittura in due errori (2.25 e 2.28). Ecco perchè non devo guardare indietro ma solo alla finale». I rivali oggi hanno saltato in modo analogico, col russo Ivanyuk incappato addirittura in due errori (2.25 e 2.28). Ecco perchè non devo guardare indietro ma solo alla finale». I rivali oggi hanno saltato in modo analogico, col russo Ivanyuk incappato addirittura in due errori (2.25 e 2.28). 

Il favorito per'oro, è convinto Tamberi, è il qtariota Bershim, l'in qualificazione direttamente col 2., tre salti e via in finale; outsider l'americano Javanaugh Harrison, capace di saltare nel lungo e nell'alto come nessun altro nell'atletica moderna. «Ha una tecnica grezza e un talento pazzesco», dice di lui Tamberi, prima di rientrare al villaggio. "Entrare in questo stadio è stato incredibile – chiude – C'era una tenda, mi sono detto ora si apre e finalmente è Olimpiade…I capelli li ho lasciati al naturale perchè oramai sono cresciuto, e poi altrimenti Chiara non mi sposa. Però chissà, magari domenica mi alzo e me li rado a zero a metà», come scaramanzia per il salto giusto. «E se lo trovo, allora ci divertiamo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: