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Ucraina: ds Shakhtar, da ambasciata italiana solo consigli

Nicolini,brasiliani stanno peggio,trovati io pannolini per bimbi

Di Redazione |

ROMA, 26 FEB – “In questo momento siamo a Kiev, non siamo riusciti a venire via in tempo per vari motivi, onestamente anche per errori di qualcuno, non nostri, e da uomini di sport abbiamo fatto la scelta di stare qua ad aiutare i nostri ragazzi, dopodiché penseremo anche a noi come venirne via. Per il momento abbiamo scorte di cibo, e siamo in contatto con il Console e con l’ambasciata per capire cosa è meglio fare, anche se abbiamo capito che dobbiamo arrangiarci perché grossi aiuti non ne avremo”. Lo ha detto, ai microfoni di Rai Radio2, ospite di ‘Campioni del Mondo’ con Marco Lollobrigida, Ciccio Graziani e Domenico Marocchino, Carlo Nicolini, il direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk. “Mi assumo la responsabilità di quello che dico – ha continuato Nicolini, da Kiev -. Il Console lo sentiamo quotidianamente, cerca di tranquillizzarci. Non siamo gli unici italiani qui a Kiev, avrà sicuramente un’ambasciata già piena, e avrà altre persone da supportare. Però, a parte darci qualche consiglio, finora non abbiamo ricevuto alcun tipo di appoggio”. Ma qual è lo stato d’animo dei calciatori dello Shakhtar? “Finora sono sorpreso in positivo dalla loro maturità – la risposta di Nicolini -. In tutto, sono 35 brasiliani, giovanissimi e con famiglia, e per il momento sono anche loro abbastanza abbandonati dalla loro ambasciata. In quattro giorni non hanno ricevuto un solo aiuto. Mi sono mobilitato io questa mattina per trovare i pannolini per i bambini perché non avevano neanche più quelli”. E in chiusura: “io non sto lanciando accuse, ma credo che si possa fare di più”.

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