Pallanuoto femminile, l'Ekipe Orizzonte torna in finale scudetto
Sarà sfida tricolore contro la Sis Roma. Il tecnico Miceli: «Sapevo che le ragazze avrebbero giocato una grande partita»
Trieste. Non ci sarà gara 3. Non è necessaria. L’Ekipe Orizzonte Catania chiude il discorso nelle semifinali scudetto liquidando agevolmente in due gare la Pallanuoto Trieste. Le catanesi dunque si aggiudicano il superamento del turno, e da sabato 24 maggio andranno in acqua per le finali scudetto (si giocherà il 24, il 27 e il 31 maggio) contro la Sis Roma che ieri ha chiuso la serie di semifinale espugnando Rapallo 14-13.
Le etnee allenate da Martina Miceli replicano la buona prestazione di gara 1 e se è possibile si migliorano nel secondo atto, disputato in casa delle giuliane. Difesa asfissiante, intelligenza tattica e abilità nell’andare a segno, queste le qualità che ha messo in mostra l’Orizzonte contro un Trieste rimasto in gara per due quarti. Salvo poi sciogliersi di fronte alla forza mentale e fisica delle etnee.
In avvio infatti Trieste spinge a tutto gas, Citino realizza dopo una manciata di secondi, poi la solita Bettini riequilibra il punteggio su rigore. Le difese sono arcigne, si nuota tanto e si segna poco. Trieste fa fatica a gestire le sfuriate in ripartenza delle etnee, dunque ricorre a falli pesanti. L’australiana Halligan porta avanti l’Orizzonte su rigore, ma si va punto a punto perché Trieste non molla. Viacava spezza l’incantesimo per il primo break etneo e porta il punteggio sul 2-4. Trieste a questo punto perde lucidità e Catania allunga con Halligan che spara un missile che buca la porta giuliana. Di Trieste non si hanno più notizie, salvo il gol di Klatowsky che approfitta di una deviazione sfortunata della difesa siciliana per accorciare. Ma è un fuoco di paglia. L’Orizzonte gestisce bene e addirittura allunga sul +6. Meravigliose le beduine di Andrews e Gagliardi che illuminano il pomeriggio friulano e di fatto chiudono i giochi a 5’ dalla fine.
Troppo il talento a disposizione di Martina Miceli, che all’occorrenza può ricorrere anche alla presidentessa Tania Di Mario, che anche ieri ha contribuito al successo. «Le ragazze sono state brave, non era una gara facile, come non era stata semplice gara 1 – ha dichiarato nel post gara il tecnico rossazzurro – Ammetto che già nel riscaldamento avevo visto le ragazze molto sul pezzo. Sapevo che con il passare dei minuti avremmo fatto prevalere la nostra forza. Peccato solo che la cornice di pubblico non sia stata da finali scudetto, ci aspettavamo maggiore pubblico, dovremmo fare qualcosa per salvare la pallanuoto femminile».
Poi la Miceli chiude con un pensiero per la “leggenda” Tania Di Mario: «Sono felice di avere in squadra Tania Di Mario, ogni anno dice che lascia, ma poi in acqua nuota più di tutti… ».
Il tabellino
Pallanuoto Trieste 7 - Ekipe Orizzonte 11
Trieste: Sparano, Citino 1, De March, Cordovani 1, Gant 1, Cergol 1, Klatowski 1, Colletta 1, Gragnolati, Vukovic, Matafora, Zizza, Apollonio, Koptseva 1. All. Zizza.
Orizzonte: Condorelli, Halligan 3, Di Mario, Viacava 1, Giuffrida, Bettini 1, Andrews 3, Tabani 1, Gagliardi 1, Hardy, Longo, Leone, Jutte 1, Celona. All. Miceli.
Arbitri: Pinato e Piano.
Parziali: 2-2, 1-3, 2-5, 2-1.
Note: fuori per falli Longo (C) nel 4° tempo. Sup. num.: Tr 3/9 e Or 3/6 + 3 rigori.