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Parma, che orgoglio: Palermo affondato con un calcio di rigore dall’ex rosa Nocerino

Parma, che orgoglio: Palermo affondato con un calcio di rigore dall’ex rosa Nocerino

Passo indietro degli uomini di Iachini: gli emiliani rinviano la retrocessione

Di Redazione |

PARMA – Rischiava di essere la giornata della matematica certezza della retrocessione ed invece il Parma vince ancora. Questa volta è il Palermo, convincente nelle ultime giornate con due successi con Genoa ed Udinese, a dover lasciare il passo agli emiliani. Decisivo un calcio di rigore, quello segnato da Nocerino al 22’ del primo tempo, ma i padroni di casa hanno colpito anche una traversa ed in difesa sono stati decisamente attenti e puntuali. Dybala e Vazquez sono così rimasti a bocca asciutta, niente male per una squadra, il Parma, già virtualmente spacciata ma che nelle ultime sette partite è stata capace di incsassare ben 11 punti. Una media da Euroa League.   I primi pericoli sono tutti della porta del Palermo. Al 10’ tiro di Ghezzal bloccato da Ujkani grazie anche alla deviazione di Gonzalez. Al 21’ è invece la traversa a fermare un bolide da trenta metri di Coda con il portiere avversario già superato. È il preludio del gol che arriva un minuto più tardi. Gobbi entra in area di rigore, salta Rispoli ma cade a terra agganciato dal centrocampista rosanero. Di Bello non ha dubbi e concede il calcio di rigore che Nocerino non sbaglia con un tiro centrale ma potente. L’occasione per il raddoppio arriva per gli emiliani già due minuti più tardi con Coda, servito in area da Jorquera, ma il tiro è ben intercettato da Ujkani. Al 36’ è il momento del Palermo ma la difesa del Parma non sbaglia. Prima Mendes si oppone con il corpo alla conclusione di Chochev, poi è Mirante a respingere la conclusione ravvicinata di Lazaar. Replica immediata crociata con cross di Nocerino e girata di Coda di poco sopra la traversa. Poi al 39’ è ancora Chochev che trova l’ennesima deviazione sulla linea di porta, questa volta di Feddal, e poi sul successivo calcio d’angolo Vazquez mette fuori di poco.   Nella ripresa Donadoni concede spazio a Belfodil, Cassani e, nel finale, a Lila (seguito da una trentina di ‘ultras’ albanesi). Iachini invece sceglie dalla panchina Belotti, Quaison e Bentivenga ma la musica in campo non cambia. Al 19’ un cross insidioso di Gobbi per poco non beffa Ujkani mentre due minuti più tardi è Mirante a stupire con una bella deviazione in angolo sul tiro di Belotti. Ma il Parma è vivo e al 26’ Jorquera obbliga Ujkani ad una difficile parata. Nel finale ci prova anche Belfodil con un rasoterra di pochissimo a lato.   Il Parma incassa così altri tre punti in questo finale di stagione da applausi che le permettono di rincorrere l’obiettivo, simbolico ma significativo, di non arrivare ultimo, nonostante i 7 punti di penalizzazione. Il Palermo, che non vince al Tardini dal 1964, invece resta fermo a quota 41.

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