‘Quasi gol’, De Luca racconta Carosio, il padre dei telecronisti

Di Redazione / 29 Aprile 2022

ROMA, 29 APR – La storia professionale di Nicolò
Carosio, fondatore in Italia del mestiere di radio-telecronista
sportivo, diventa uno spettacolo teatrale, dal titolo “Quasi
gol”, che Massimo De Luca propone in forma di monologo,
arricchito da brani musicali, dialoghi dal vivo, filmati e
registrazioni radiofoniche d’epoca.
Un viaggio lungo quasi quattro decenni che spazia dal provino
fatto da Carosio all’Eiar a Torino il 1/o maggio 1932, proprio
90 anni fa, al fatidico Mondiale di Messico 1970, quando il
radiocronista fu improvvisamente messo da parte perchè ritenuto
responsabile di aver apostrofato in termini razzistici il
guardalinee etiope che annulla all’Italia un gol di Riva in
occasione della partita con Israele, decisiva per l’ammissione
ai quarti di finale. Nello spettacolo si dimostra che Carosio,
con tono un po’ stizzito, definì il guardalinee “etiope” mentre
fu accusato di avergli dato del “negraccio” e quindi silurato,
tanto che fu Nando Martellini a raccontare Italia-Messico 4-1 e
poi la storica semifinale Italia-Germania. De Luca, che è autore
e protagonista dello spettacolo, interpreta in molti momenti
anche il ruolo di Carosio. “Per quelli come me – commenta il
giornalista e conduttore – è stato un punto di riferimento. Mi
sembrava doveroso ristabilire la verità sull’epilogo ingiusto e
malinconico di una carriera leggendaria”.

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