Samp Women, per 8 marzo calciatrici leggono messaggi sessisti

Di Redazione / 08 Marzo 2022

GENOVA, 08 MAR – Alcune calciatrici della Sampdoria
Women si sono cimentate nella lettura di alcuni commenti
sessisti apparsi sui canali ufficiali blucerchiati, spiegando
quali siano le problematiche e che cosa significhi essere donna
e calciatrice oggi, ai tempi dei social.
Melania Martinovic (attaccante), Yoreli Rincón
(trequartista), Veronica Battelani (centrocampista), Elena
Pisani (difensore) hanno letto alcuni messaggi che compaiono sui
social dopo le partite rispondendo in maniera molto divertente.
“C’è tanta discriminazione – ha detto Rincon – non tanto per il
calcio, quanto perché siamo donne”.
Tra i commenti letti in maniera divertita dalle calciatrici
“Dovrebbero abolire questo calcio femminile perché è un insulto.
Magari dovrebbero chiamarle Paraolimpiadi, sarebbe più equo”
oppure “Ce ne sarà una che sa veramente giocare a calcio o le
hanno ingaggiate solo per il video?”. La risposta delle ragazze
della Samp è arrivata immediatamente: “vengano a giocare con
noi, vediamo che succede”.
Solidarietà alle ragazze blucerchiate anche da Orietta
Bonanni, ex vicecampionessa del mondo con la Nazionale di calcio
femminile dopo una combattutissima finale con la Danimarca a
Torino nel 1970 e tifosa sampdoriana “Ai miei tempi, le riviste
per soli uomini pubblicavano ampi servizi fotografici sulle
calciatrici sottolineando l’erotismo mascherato dai gesti
atletici. Dopo 50 anni quasi nulla è cambiato – ha detto
all’ANSA l’ex centrale di difesa della nazionale femminile -.
Metà del mondo deve ancora crescere”. Tra l’altro la prima
maglia per il calcio femminile genovese (che allora si chiamava
Acf) “ci venne regalata proprio dalla Sampdoria – rivela Bonanni
-. Chiedemmo aiuto, e la Sampdoria rispose regalandoci una
camiciola bianca col blucerchiato in obliquo”.

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