Spezia contesta bestemmia senza audio, il caso Frattesi

Di Redazione / 03 Maggio 2022

LA SPEZIA, 03 MAG – Lo Spezia farà reclamo contro la
squalifica del portiere Ivan Provedel che il giudice sportivo,
su segnalazione della Procura federale, ha inflitto per aver
proferito “un’espressione blasfema, individuabile senza margini
di ragionevole dubbio”, durante la partita conto la Lazio. Il
fatto sarebbe avvenuto al 9′ del secondo tempo, subito dopo il
gol del momentaneo 2-2 segnato dagli ospiti. Il calciatore
contesta questa però la lettura del labiale dalla quale viene
desunta la circostanza, visto che non esisterebbe registrazione
audio della presunta imprecazione.
I legali del club ligure si appelleranno quindi al precedente
dello scorso novembre che aveva riguardato il calciatore del
Sassuolo Davide Frattesi. Anche in quel caso, come in quello che
riguarda il portiere dello Spezia, non esisteva registrazione
audio della presunta blasfemia, che veniva desunta solo dalla
lettura del labiale. Tesi contestata nel ricorso degli emiliani,
secondo i quali il centrocampista aveva pronunciato
l’espressione “porco zio”, e che Corte sportiva d’appello aveva
ritenuto “accreditata con uguali margini di verosimiglianza
dalle relazioni di consulenza tecnica in atti”. Il dispositivo,
firmato il 30 novembre 2021 dal presidente Umberto Maiello,
aveva ritenuto il labiale “suscettibile di diversa
interpretazione “, annullando di conseguenza la squalifica.

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