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Ve lo ricordate Tacopina? Fu a un passo dal Catania, ora la sua Spal rischia di sparire per sempre

L'ex avvocato di Trump era stato a un passo dall'acquisto del club rossazzurro

Redazione La Sicilia

07 Giugno 2025, 18:25

Ve lo ricordate Tacopina? Fu a un passo dal Catania, ora la sua Spal rischia di sparire per sempre

Appena cinque anni fa giocava in serie A, dove era tornata riportando in alto i fasti di una storia gloriosa. Oggi la Spal sparisce dal calcio professionistico: la proprietà americana, guidata da Joe Tacopina, vecchia conoscenza del calcio italiano ed ex avvocato di Donald Trump, non ha infatti pagato gli stipendi arretrati e la quota d’iscrizione alla serie C, dove si era salvata battendo ai playout il Milan Futuro.

La società rischia di fallire

Un fallimento sportivo, a cui potrebbe seguirne uno societario, che costringerà la Società Polisportiva Ars et Labor di Ferrara che negli anni Sessanta si era distinta nel calcio italiano come fucina di giovani talenti, fra cui Fabio Capello, a ripartire dal campionato di Eccellenza, probabilmente contando su forze dell’imprenditoria locale e con un passaggio attraverso il Comune che, come di solito avviene in questi casi, viene chiamato in causa per salvaguardare il patrimonio sportivo.

Il blasone sprecato

Un patrimonio, in questo caso, particolarmente significativo, sia per il blasone (24 campionati giocati nella massima serie) sia per la piazza: una tifoseria molto appassionata, un’intera città legatissima alla propria squadra e una media spettatori in ogni partita che fa invidia anche a molte squadre di serie B. Un peccato anche perché in un calcio italiano dove spesso il problema più citato e la fatiscenza degli stadi, il Paolo Mazza di Ferrara, dove la Spal gioca da sempre, è un gioiellino "all’inglese», da 16mila posti tutti coperti, recentemente ristrutturato, senza barriere architettoniche e che si trova a poche centinaia di metri sia dalla stazione ferroviaria, sia dal centro storico.

Esclusa dalla C

Esclusa, quindi, per il momento dalla serie C, come successo anche al Brescia (altra nobile decaduta) e alla Lucchese, in attesa di capire come si evolveranno le vicende societarie e come si potrà ripartire. Anche se si tratta del terzo fallimento in vent'anni, potrebbe essere, per la Spal, il punto più basso della propria gloriosa storia visto che, nel 2005 e nel 2012 la ripartenza fu dalla serie C2 e dalla D.

L'amarezza di baldini

Amarezza e tanta delusione nelle parole del tecnico Francesco Baldini: «Mi chiedono se nel fallimento ci sia ancora spazio per il rispetto. La mia risposta è sì. Per una città, per una tifoseria, per chi lavora dietro le quinte - lo sfogo sui social - Ferrara lo merita, la Spal lo merita. Tutti quelli che hanno dato tutto anche solo per dieci giorni. Non provo rabbia, provo amarezza, per come è finita per il silenzio per le parole mai dette. Per chi pur sapendo ha continuato a rassicurare, Non giudico ma non posso tacere. Ringrazio voi tifosi, il vostro amore è stato viscerale. La Spal tornerà perché Ferrara ha cuore, e chi ha memoria prima o poi riconosce il valore delle persone».