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Taekwondo: Cito, ospitare ucraini è attuare spirito olimpico

"Non bastano i like. Andremo avanti fin quando potremo"

Di Redazione |

ROMA, 24 FEB – “Non ci si può girare dall’altra parte, quando scoppia una guerra, in questi casi non è sufficiente mettere un like o pubblicare un post sui Social per risolvere i problemi. In questi casi per contribuire alla pace bisogna essere disposti a sporcarsi le mani e agire concretamente, altrimenti sono solo chiacchiere”. E’ quanto dichiara Angelo Cito, presidente della Federazione italiana taekwondo, nel primo anniversario dello scoppio del conflitto in Ucraina. “Noi l’abbiamo fatto ospitando sette ragazzi, salvandoli così dalla guerra, mettendo in pratica concretamente i valori olimpici – aggiunge Cito – E se ci fosse stata la richiesta di aiuto anche da parte di atleti russi che condannavano quanto sta accadendo, noi li avremmo ugualmente accolti”. “Oggi è passato un anno da quando abbiamo deciso di rispondere alla richiesta di aiuto da parte della federazione Ucraina – conclude il presidente del taekwondo – Fin quando riusciremo a garantire questo ? No lo so, andremo avanti fin quando avremo la possibilità di farlo”.

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