Ucraina: ds Shakhtar, da ambasciata italiana solo consigli

Di Redazione / 26 Febbraio 2022

ROMA, 26 FEB – “In questo momento siamo a Kiev, non
siamo riusciti a venire via in tempo per vari motivi,
onestamente anche per errori di qualcuno, non nostri, e da
uomini di sport abbiamo fatto la scelta di stare qua ad aiutare
i nostri ragazzi, dopodiché penseremo anche a noi come venirne
via. Per il momento abbiamo scorte di cibo, e siamo in contatto
con il Console e con l’ambasciata per capire cosa è meglio fare,
anche se abbiamo capito che dobbiamo arrangiarci perché grossi
aiuti non ne avremo”.
Lo ha detto, ai microfoni di Rai Radio2, ospite di ‘Campioni
del Mondo’ con Marco Lollobrigida, Ciccio Graziani e Domenico
Marocchino, Carlo Nicolini, il direttore sportivo dello Shakhtar
Donetsk.
“Mi assumo la responsabilità di quello che dico – ha
continuato Nicolini, da Kiev -. Il Console lo sentiamo
quotidianamente, cerca di tranquillizzarci. Non siamo gli unici
italiani qui a Kiev, avrà sicuramente un’ambasciata già piena, e
avrà altre persone da supportare. Però, a parte darci qualche
consiglio, finora non abbiamo ricevuto alcun tipo di appoggio”.
Ma qual è lo stato d’animo dei calciatori dello Shakhtar?
“Finora sono sorpreso in positivo dalla loro maturità – la
risposta di Nicolini -. In tutto, sono 35 brasiliani,
giovanissimi e con famiglia, e per il momento sono anche loro
abbastanza abbandonati dalla loro ambasciata. In quattro giorni
non hanno ricevuto un solo aiuto. Mi sono mobilitato io questa
mattina per trovare i pannolini per i bambini perché non avevano
neanche più quelli”. E in chiusura: “io non sto lanciando
accuse, ma credo che si possa fare di più”.

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