Ymca Italia: il nuovo presidente è il catanese Federico Serra
Il dirigente siciliano diventerà adesso il punto di riferimento nel campo della promozione della salute pubblica, della cittadinanza attiva e della cooperazione internazionale
L’Assemblea nazionale della Ymca (Federazione Italiana delle Associazioni Cristiane dei Giovani) ha eletto il catanese Federico Serra presidente per il quadriennio 2025-2028. Contestualmente, il Comitato Nazionale ha confermato l’altro catanese Alessandro Indovina nel ruolo di segretario generale, riconoscendone la visione strategica e il consolidato impegno a servizio dell’organizzazione.
Federico Serra, da giovane tra i migliori in Italia sui 400 ostacoli nell'atletica leggera oltre ad essere stato da dirigente presidente del Cus Catania, adesso da Presidente di Ymca Health, lo scorso 12 maggio ha presentato il suo libro "Salute Planetaria. Riflessioni per un Futuro Sostenibile", diventa così una figura di riferimento nel campo della promozione della salute pubblica, della cittadinanza attiva e della cooperazione internazionale. Con la sua elezione, Ymca Italia avvia una nuova fase, fondata sull’ascolto, sulla prossimità e sulla capacità di costruire risposte concrete nei territori più fragili del Paese.
"Essere chiamato a guidare Ymca Italia è per me un grande onore e, allo stesso tempo, una profonda responsabilità – le parole di Federico Serra - perché Ymca è molto più di un’organizzazione: è una casa, un luogo di incontro e di rinascita, un laboratorio permanente di umanità. Oggi più che mai, in un tempo segnato da solitudine, insicurezza e diseguaglianze, sentiamo forte il compito di restituire speranza, dignità e visione alle nuove generazioni. Vogliamo essere una presenza viva, concreta, solidale, nei territori dove i giovani si sentono dimenticati. Tra le priorità che guideranno questo mandato vi è il rilancio del progetto YCare, ispirato al modello di Ymca International. Vogliamo dare un volto nuovo alla solidarietà, un volto fatto di ascolto, formazione e restituzione sociale e Ymca deve tornare ad essere un punto di riferimento credibile e accessibile per chi cerca senso, comunità, strumenti per crescere".
LA STORIA. Ymca, nata nel 1844 a Londra, è oggi presente in oltre 120 Paesi con più di 10.000 sedi locali, raggiungendo circa 65 milioni di persone ogni anno. In Italia, la Federazione coinvolge direttamente o indirettamente oltre 300.000 persone, attraverso programmi sportivi, educativi, spirituali e comunitari sviluppati in 8 sedi territoriali. Nei prossimi anni, Ymca Italia consoliderà il proprio impegno nelle aree più vulnerabili del Paese, attraverso progetti di cooperazione internazionale e interventi integrati nei settori educativo, sanitario, spirituale e culturale. L’azione sarà ispirata a una visione cristiana ed ecumenica, in sintonia con il Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani del Vaticano.
"In questo nuovo ciclo - aggiunge il segretario generale Alessandro Indovina - porteremo avanti il progetto dell’Università Ymca, un percorso già avviato, frutto di un dialogo concreto con il Miur, sostenuto dalla Fondazione Ymca Italia. Vogliamo dare vita a un polo formativo innovativo, capace di coniugare sapere, cittadinanza e spiritualità. Accanto a questo, rafforzeremo il Centro di Formazione di Anagni, e lavoreremo al rilancio della sede dell’Eur a Roma, con i suoi impianti sportivi, come luoghi simbolici di rinascita, sport sociale e comunità».
I vertici internazionali del movimento hanno salutato con entusiasmo la nuova guida italiana. Carlos Sanvee, segretario generale del World Ymca, ha definito l’Italia "un pilastro storico della nostra Alleanza", evidenziando il valore strategico della nuova leadership nel “rafforzare i legami tra spiritualità, giustizia sociale e innovazione educativa”.
Juan Simoes Iglesias, segretario generale di Ymca Europe, ha sottolineato che "la visione espressa da Ymca Italia è perfettamente allineata alla Vision2030".