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Raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili in crisi

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “L’emergenza Covid-19 ha causato una situazione di grave crisi anche per il settore della raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili, in quanto i mercati di sbocco cui vengono successivamente inviati questi rifiuti sono fermi ormai da oltre 2 mesi. Cio’ sta creando problemi per le imprese del settore sia finanziari che negli stoccaggi di materiale. Chiediamo l’apertura di un urgente tavolo di confronto con gli operatori per studiare misure in grado di fronteggiare l’emergenza a partire da una moratoria delle somme dovute ai Comuni per lo svolgimento delle attivita’”. Cosi’ Andrea Fluttero, presidente Conau (Associazione nazionale abiti usati aderente a Fise Unicircular), in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente e ai residenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato. Le raccolte sono svolte in gran parte da cooperative sociali e il costo del servizio non viene remunerato dai Comuni o dalle municipalizzate, ma dalla vendita del materiale raccolto, con il cui ricavo si devono anche pagare ai Comuni le royalties per lo svolgimento dell’attivita’, affidata tramite gara. “Le cooperative sociali che effettuano le raccolte sono a rischio sopravvivenza”, evidenzia Fluttero. “Allo scopo di salvare le tante piccole realta’ esistenti e i relativi posti di lavoro e di non distruggere un tassello del sistema che diventera’ strategico dal 1° gennaio 2022 con l’obbligatorieta’ della raccolta differenziata, chiediamo un incontro immediato per valutare le misure urgenti a sostegno del settore: in primis una moratoria di 12 mesi sul pagamento delle ‘royalties’ alle pubbliche amministrazioni”, conclude. (ITALPRESS). ads/com 19-Mag-20 11:41

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