Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Economia

A dicembre in calo lexport extra Ue

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – A dicembre 2020 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una diminuzione su base mensile per entrambi i flussi, piú ampia per le esportazioni (-4,6%) rispetto alle importazioni (-1,3%). Il decremento su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia (+16,4%), ed é dovuto per circa la metá al calo delle vendite di beni intermedi (-7,5%); contributi negativi, superiori al punto percentuale, derivano inoltre dalle minori vendite di beni di consumo non durevoli (-4,6%) e beni strumentali (-3,5%). Anche dal lato dell’import, tranne che per l’energia (+20,4%), si rilevano cali congiunturali diffusi, i piú ampi per beni strumentali (-7,3%) e beni di consumo non durevoli (-6,9%). Nel trimestre ottobre-dicembre 2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,0%; la crescita, generalizzata, é piú sostenuta per energia (+12,0%), beni di consumo durevoli (+7,9%) e beni strumentali (+5,2%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento congiunturale (+3,1%), determinato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli (+12,2%), beni strumentali (+10,6%) e beni intermedi (+4,6%). A dicembre 2020, l’export cresce su base annua del 3,1% (era +2,0% a novembre), trainato dalle vendite di beni strumentali (+7,8%), beni di consumo durevoli (+6,9%) e beni intermedi (+4,3%). “Malgrado il calo congiunturale di dicembre e ottobre, la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue27 si mantiene positiva nel confronto con l’ultimo trimestre dell’anno rispetto al precedente. Su base annua, l’export registra un’accelerazione della crescita, trainata in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali e intermedi – commenta l’Istat -. Nonostante la veloce ripresa avviata a maggio, dopo il crollo nei due mesi precedenti, nel complesso il 2020 si chiude con una contrazione dell’export del 9,9% (la piú ampia dal 2009), spiegata per oltre 6 punti percentuali dal calo delle vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. La contrazione, diffusa a tutti i principali mercati di sbocco, é inferiore alla media per Svizzera, Stati Uniti, Cina e Giappone; India, paesi ASEAN e paesi OPEC mostrano, invece, le flessioni piú ampie. Per l’import, nel complesso l’anno si chiude con una caduta del 15,3%, su cui pesa per oltre due terzi il crollo degli acquisti di prodotti energetici”. (ITALPRESS). sat/com 27-Gen-21 11:03

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: