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Ricerca, accordo Rimed e Università di Catania per hub nel Mezzogiorno

Di Redazione |

CATANIA (ITALPRESS) – Realizzare in Sicilia un hub per la ricerca e la salute di forte impulso socio-economico per tutto il Mezzogiorno: questa la mission di Ri.MED, eccellenza in ambito scientifico, istituita a Palermo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che attualmente ha all’attivo oltre 25 brevetti e circa cinquanta accordi scientifici. Da oggi, fra questi, ne’ e’ attivo uno anche con l’Universita’ di Catania. Con l’accordo siglato nei locali del Palazzo centrale dal rettore dell’Ateneo catanese, Francesco Priolo, e dal direttore generale della Fondazione, Alessandro Padova, si aprono nuove opportunita’ di sviluppo e scambio di programmi di ricerca negli ambiti scientifici di interesse comune: Bio-Ingegneria, Virologia, Ricerca di terapie di precisione, Imaging, Neuroscienze e Medicina rigenerativa. Il responsabile scientifico dell’accordo, che avra’ durata triennale, e’ Pierfrancesco Veroux, delegato del rettore alla Sanita’ e all’Innovazione in ambito medico. “Accanto all’impegno per la realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, abbiamo da sempre puntato su programmi di ricerca collaborativi, formazione e divulgazione scientifica – spiega Padova -. L’accordo con l’Universita’ di Catania e’ una straordinaria occasione per accrescere la competitivita’ della Sicilia in ambito scientifico e creare quindi nuove opportunita’ per molti giovani siciliani che intendono dedicarsi alla ricerca”. “Siamo particolarmente felici di dar vita a questa ‘alleanza’ con la Fondazione Ri.MED – sottolinea il rettore Priolo -, che ci permettera’ di potenziare la ricerca e l’innovazione in campo biomedico e biotecnologico e di valorizzare la massa critica di competenze e risorse del nostro Ateneo. I professori Pierfrancesco Veroux e Corrado Tamburino, nei settori della Chirurgia vascolare e della Cardiologia, saranno i primi a riempire di contenuti operativi l’accordo quadro che offre pero’ opportunita’ a tutti i ricercatori dell’Universita’ di Catania e rappresenta una scommessa sulle potenzialita’ delle giovani generazioni”. L’accordo, finalizzato allo sviluppo di dispositivi biomedicali e soluzioni terapeutiche e diagnostiche, prevede anche la condivisione di dotazioni strutturali e tecnologiche e la collaborazione su attivita’ di business development: dalle strategie brevettuali alle azioni di internazionalizzazione, incluso il coinvolgimento di spin-off dell’Universita’ di Catania, con l’obiettivo di accelerare la fase di sviluppo preclinico, licenziare i prodotti ed attrarre investimenti sull’isola. Integrare le competenze complementari dei due enti significhera’ inoltre aumentare le possibilita’ di accesso al finanziamento delle linee di ricerca congiunte, partecipando ai piu’ importanti bandi nazionali e internazionali, promuovendo la creazione di dottorati e borse di ricerca per permettere ai ricercatori di crescere professionalmente nella loro terra, confrontandosi tuttavia con realta’ internazionali. Alla firma odierna erano presenti il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) Massimo Inguscio; Pierfrancesco Veroux; e Corrado Tamburino, direttore dell’Uoc di Chirurgia Vascolare e Trapianti del Policlinico di Catania. “Il Cnr e’ tra i promotori istituzionali della Fondazione Ri.MED – spiega il presidente Inguscio -, ed e’ percio’ ben lieto di presenziare a questo accordo dato che tra i suoi obiettivi c’e’ quello di tradurre idee e progetti di ricerca in brevetti e dispositivi e terapie utili alla salute dei pazienti” “Implementazione e salvaguardia della proprieta’ intellettuale (con la concessione di appositi brevetti), oltre alla creazione dei presupposti per progetti che possano portare alla rapida realizzazione di dispositivi biomedicali – afferma Veroux – sono i principali obiettivi di questo accordo. Si tratta di una opportunita’ molto importante non solo per i ricercatori dell’Ateneo ma anche per le ricadute che questa collaborazione puo’ avere sul territorio e sul sistema sanitario locale e nazionale. Ri.MED, infatti, rappresenta un centro di assoluta eccellenza impegnato in progetti innovativi e ad elevato contenuto tecnologico”. (ITALPRESS). vbo/com 21-Lug-20 15:04

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