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Vaccini, Italia Longeva “Obiettivo 100% per copertura anziani”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Ora che l’emergenza Covid-19 sembra allentare la presa, e’ tempo di pensare senza esitazioni al prossimo autunno. Per proteggere le persone piu’ fragili da un possibile nuovo picco di infezione da Coronavirus, ma anche dalle frequenti complicanze piu’ temibili – polmonari e cardiache – delle infezioni piu’ comuni, a partire dall’influenza, la sanita’ pubblica italiana deve puntare a raddoppiare le coperture vaccinali degli anziani, ferme a poco piu’ del 50%”. E’ questo l’appello lanciato oggi da Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevita’ attiva, in occasione del webinar “Anziani, fragili, vaccinati: se non ora quando?”, che ha riunito rappresentanti politico-istituzionali a livello centrale e regionale, comunita’ medico-scientifica e mondo della distribuzione per un confronto sulla programmazione della prossima campagna vaccinale, la prima in epoca Covid-19. “Per raggiungere questo obiettivo, bisognera’ vaccinare di piu’, vaccinare prima (gia’ da settembre) e organizzarsi in fretta, per non correre il rischio di subire ritardi nell’approvvigionamento dei vaccini (in Italia gli over-65 sono quasi 14 milioni, senza contare le altre categorie a rischio) e un’affluenza incontrollata di pazienti – non solo anziani – presso i centri vaccinali e gli studi dei medici di famiglia, ancora in un contesto di emergenza sanitaria e sociale”, prosegue Italia Longeva. “La pandemia ci ha fatalmente ricordato che per i virus la fragilita’ e’ un terreno fertile dove attecchire”, commenta il professore Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva e membro della CTS della Protezione Civile. Un motivo in piu’ per vaccinare tutti gli anziani contro l’influenza stagionale – ma anche contro le altre malattie che possono colpire piu’ duramente da vecchi, a partire da polmonite pneumococcica, pertosse e herpes zoster – rendendo cosi’ il Coronavirus piu’ riconoscibile e con un’evoluzione clinica meno severa non andando a sovrapporsi in uno stesso soggetto. Tuttavia, dal punto di vista logistico-organizzativo, bisognera’ procedere in un modo diverso rispetto al passato, provvedendo tempestivamente al fabbisogno previsto da ogni singola Regione, anticipando l’inizio della campagna vaccinale per non farsi cogliere impreparati da una possibile seconda ondata pandemica, garantendo ai cittadini la massima sicurezza dell’atto vaccinale e rendendo piu’ efficiente la rete di distribuzione dei vaccini, con il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia e delle farmacie”. Intanto, il ministero della Salute ha emanato le linee guida per la prossima campagna di vaccinazione antinfluenzale, che abbassano da 65 a 60 anni l’eta’ per usufruire dell’offerta attiva e gratuita e raccomandano fortemente la vaccinazione a tutti quei soggetti suscettibili di entrare in contatto con gli anziani e i fragili: i bambini da 6 mesi a 6 anni, i familiari e i caregiver, gli operatori sanitari. Uno scudo, in sostanza, per proteggere le persone piu’ vulnerabili, che hanno pagato il tributo piu’ alto durante la pandemia di Covid-19 in termini di contagi, ospedalizzazioni e decessi. “Oggi piu’ che mai le persone anziane hanno diritto ad essere tutelate per tornare ad una vita piena e quanto piu’ normale possibile. Per questo l’arma di difesa piu’ utile e’ sicuramente il vaccino e proprio per questa ragione il Ministero della Salute ha stabilito di aumentare le coperture vaccinali degli adulti e degli anziani fragili. In questa grave situazione che tutto il mondo sta affrontando l’unica arma che ci consentira’ di sconfiggere definitivamente il Coronavirus e’ certamente il vaccino. Ricordiamoci, come ha ribadito il Ministro Speranza, che il virus non e’ sconfitto. Dobbiamo nel frattempo imparare a conviverci, in attesa che questo obiettivo sia raggiunto e fare in modo che anche i nostri anziani possano tornare ad avere una vita normale, fatta soprattutto di relazioni e di affetti”, dichiara la Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa. Per raggiungere l’obiettivo di massima protezione degli anziani, alcune Regioni – e’ il caso del Lazio – sono orientate a rendere l’immunizzazione obbligatoria per gli over-65 e gli operatori sanitari, ed e’ facile immaginare che la richiesta di vaccinazione sara’ molto piu’ elevata rispetto alle precedenti stagioni, con la necessita’ di mettere in piedi una macchina organizzativa in grado di dare una risposta efficace all’aumento della domanda dei cittadini. “La prossima campagna di vaccinazione antinfluenzale sara’ determinante a causa della sovrapposizione dei sintomi con il Covid-19. La Regione Lazio, raccogliendo l’appello lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’, si e’ mossa per tempo sia per il reperimento delle scorte, sia prevedendo l’obbligatorieta’ vaccinale per gli ultra 65enni. Abbiamo attivato tutte le procedure e bandito la gara. Bisogna agire per tempo evitando che in autunno si determini una crisi molto seria. E’ una grande operazione di tutela della salute pubblica. Ricordiamo inoltre che ogni anno sono numerosi i decessi per complicanze soprattutto nelle persone piu’ fragili e croniche”, afferma Alessio D’Amato, assessore Sanita’ e Integrazione socio-sanitaria, Regione Lazio. (ITALPRESS). sat/com 11-Giu-20 18:16

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