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Fondazione De Agostini e Universitá Torino per cura fragilitá educativa

Di Redazione |

TORINO (ITALPRESS) – Curare la fragilitá educativa, aggravata dall’attuale emergenza sanitaria, con un programma di sostegno allo studio a distanza. Questo l’obiettivo di “compiti@casa”, il progetto promosso dalla Fondazione De Agostini in collaborazione con l’Universitá degli Studi di Torino, che ha preso avvio oggi a Milano, Torino e Novara e rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado con difficoltá di apprendimento. La povertá educativa é uno dei principali fattori che produce diseguaglianze: i piú colpiti sono i bambini e gli adolescenti che vivono in contesti sociali difficili a rischio di povertá assoluta, situazione in cui in Italia si trova attualmente il 12% dei minori. A seguito della pandemia Covid 19 inoltre piú di 8,5 milioni di studenti sono stati costretti a interrompere la frequenza scolastica, aggravando ulteriormente le disuguaglianze di base. Gli studenti coinvolti sono 100 (dagli 11 ai 13 anni), che frequentano la prima e la seconda classe di scuole secondarie di primo grado di tre istituti “pilota” a forte caratterizzazione multietnica e collocati nei quartieri periferici delle tre cittá. Il progetto offre sostegno nell’apprendimento dell’italiano, della matematica e delle discipline scientifiche mediante un’attivitá di studio pomeridiano di quattro ore settimanali (due per l’area umanistica, due per quella scientifico-matematica) a partire dal secondo quadrimestre. Le attivitá – che dureranno 15 settimane per un totale di 6.000 ore di assistenza – sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Universita’ degli Studi di Torino per video lezioni in sincrono e per la condivisione dei contenuti interattivi. “La forza di questo progetto sta nella virtuosa collaborazione tra studenti, tutor, scuola e famiglia, con il supporto didattico e tecnico offerto dall’Universitá degli Studi di Torino. L’incontro con la professoressa Marchisio ci ha permesso di realizzare questa iniziativa coinvolgendo gli studenti universitari in qualitá di tutor degli alunni”, ha commentato Chiara Boroli, presidente di Fondazione De Agostini. “Il progetto “compiti@casa” – afferma Stefano Geuna, rettore dell’Universitá di Torino – é un esempio eccellente di come le nuove forme di socialitá possano aiutare a superare le difficoltá di ogni persona in un contesto straordinario come quello attuale. La tutorship qualificata che le nostre studentesse e i nostri studenti offriranno alla scuola sotto la guida di UniTo va nella direzione di contribuire al contenimento delle diseguaglianze sociali che l’emergenza ha comportato. Insieme possiamo cosí incidere su uno dei problemi piú preoccupanti causati dallo stato pandemico sulle giovani generazioni, come uno tra gli obiettivi primari tra le nostre attivitá di “terza missione”». (ITALPRESS). mgg/com 25-Gen-21 13:53

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