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Nanotecnologie, a Firenze progetti di studio per l’applicazione ai beni artistici della città.

Di Redazione |

Palermo, 10 feb. (Adnkronos) – “La nanotecnologia è utilizzata sempre di più con successo per preservare i Beni Culturali nel mondo, come confermano gli studi dopo le applicazioni di nano materiali su beni patrimonio dell’Unesco come l’Esercito di Terracotta in Cina, i pavimenti della Concattedrale di San Giovanni Battista de La Valletta a Malta o quelli sul Relitto Navale di Marausa in Sicilia. Per questo stiamo portando avanti alcuni progetti con le Università per lo studio di nuovi protettivi nanotecnologici prodotti dal nostro laboratorio per la loro applicazione su alcuni siti tutelati e museali di Firenze”. A dirlo Sabrina Zuccalà direttrice del laboratorio di nanotecnologia di Milano “4ward360” che parteciperà il prossimo giovedì 13 Febbraio al convegno nazionale “Lavorare in sicurezza in luoghi unici al mondo” all’Antica Canonica di San Giovanni a Firenze.

“Stiamo cercando di migliorare sempre la ricerca sui nano materiali – ha proseguito Zuccalà – per essere sempre più performanti sui Beni Culturali, che rappresentano la nostra storia e la nostra identità, che non devono andare persi e che sono il punto di forza per il turismo culturale. Per questo proprio da Firenze lanciamo l’idea di studiare insieme con le Università le applicazioni dei nostri formulati nanotecnologici per proteggere, consolidare le opere d’arte e renderne sicura la fruizione nei luoghi che le racchiudono. Restiamo fermamente convinti che si deve operare una collaborazione pubblico privati per cercare di portare avanti restauri di qualità, che durino nel tempo e siano efficaci. Molte opere contemporanee non saranno accessibili ai visitatori tra un centinaio di anni, a causa del rapido degrado. Investire nell’arte vuol dire conservarla, non si può rischiare di perdere opere inestimabili per superficialità. Ricordiamo a Firenze il patrimonio artistico danneggiato dopo l’alluvione del 1966, con la protezione dei nano materiali, molti beni artistici sarebbero oggi integri”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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