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Coronavirus: Anm Palermo, ‘telematica? In futuro impossibile processo dietro schermo’ (2)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Per Giovanna Nozzetti, dell’Anm di Palermo “il problema è che finché non si risolve l’emergenza coronavirus, sarebbe una catastrofe per la giustizia sia sul penale che sul civile, perché tutelano diritti”. E fa qualche esempio: “Penso alle coppie costrette a convivere sotto lo stesso tetto in periodo di Covd in attesa della separazione, ci sono poi i procedimenti cautelari, oppure le richieste di sequestro anche nelle cause societarie. Ci sono tanti interessi nel civile che non sarebbero tutelati in maniera altrettanto tempestiva se tutto si bloccasse”.

Poi, commentando quanto detto dal Presidente nazionale Anm Luca Poniz che si dice “favorevole ad un’applicazione diversa delle norme da sede a sede, in base alla gravità del contagio”, Nozzetti spiega: “In Sicilia i contagi sono stati per fortuna contenuti, e le misure di contenimento sono state tempestive, ma non sappiamo cosa succederebbe se si riaprisse in periodo diversi, da regione a regione. Può anche essere un ragionamento che si traduce in una diseguaglianza complessiva. Insomma, ci saranno uffici che partiranno e altri no. Sono più favorevole a uno strumento generalizzato che metta tutti nelle stesse condizioni. Poi, è chiaro che in Sicilia la linea è stata molto dura e rigorosa”. Ma lamenta che i dispositivi di sicurezza per i magistrati “sono stati consegnati in maniera randomica”. “E l’utenza?”, si chiede.

Per Nozzetti “il processo telematico e la tecnologia ci hanno consentito di mandare avanti delle cose intanto e potranno farlo fino a giugno, senza pregiudizio quantomeno. Ma dopo?”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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