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Coronavirus: Ancisicilia, ‘su fondo povertà corretta informazione a cittadini’

Di Redazione |

Palermo, 21 apr. (Adnkronos) – “Per l’intero Consiglio regionale costituisce una scelta inaccettabile il far dipendere da risorse da chiedere al Governo nazionale, in sede di intesa non ancora raggiunta, circa una metà del fondo ordinario destinato ai Comuni e già enormemente e progressivamente ridotto. Si profila, in tempi di emergenza, una drastica riduzione del fondo ordinario”. A dirlo è il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando. Oggi il Consiglio regionale dell’Associazione dei Comuni siciliani si è riunito in videoconferenza per affrontare le nuove criticità legate all’emergenza Coronavirus. L’AnciSicilia ha confermato la volontà di “collaborare in maniera proficua” con il Governo e con l’Ars “nell’interesse dei cittadini e a sostegno della realtà civile ed economica con particolare riferimento ai 200 milioni da destinare a “interventi a favore delle fasce deboli della popolazione”. Su tale aspetto, oltre al dubbio sulla possibilità di iscrivere tali somme in assenza di bilancio approvato, si è evidenziata ancora una volta “l’assoluta criticità” circa l’impiego di queste risorse con riferimento alle procedure e alla rendicontazione. “Risorse che di fatto non potranno essere utilizzate in tempi e con modalità compatibili con l’emergenza”, spiegano dall’AnciSicilia.  Il Consiglio regionale poi considera “negativa la diffusione di notizie che possano indurre il cittadino a ritenere che i sindaci dispongano di ingenti risorse immediatamente utilizzabili”. Con riferimento alle spese sostenute dai Comuni in ambito socio-sanitario è stata sottolineata “l’assenza di un apposito stanziamento finanziario per la compartecipazione della Regione al costo delle rette di ricovero per i disabili psichici”. Si tratta di una somma di circa 24 milioni di euro che ancora una volta rischia di ricadere interamente sui comuni. Sui 115 milioni per investimenti, infine, il Consiglio regionale dell’Associazione ha sottolineato che è stato fatto “un passo indietro rispetto al passato dal momento che si è sancito un passaggio da risorse regionali a risorse comunitarie con le solite difficoltà legate a tempi, procedure, utilizzo e rendicontazione. In relazione a ciò non appare chiaro se, in base alla normativa europea, sia possibile utilizzare dette risorse per il pagamento delle rate di mutuo”.

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