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Rai: Faraone, ‘stallo piano industriale e no pluralismo, così tv pubblica muore’

Di Redazione |

Roma, 24 apr. (Adnkronos) – “La Rai è diventata un’anomalia di Stato: la tv pubblica appannaggio del potente o ex potente di turno che continua a dare messaggi fuorvianti agli italiani. Simul stabunt, simul cadent, questo il patto del cupio dissolvi che avvolge la Rai”. Così il presidente dei senatori di italia Viva sul Foglio.

“Questo è il film andato in onda con la ormai nota conferenza stampa in cui Conte, oltre ad informare i cittadini, ha attaccato le forze opposizione. La reazione è stata ancora peggiore del danno (…) e intanto la Rai muore. Muore perché non sta svolgendo la funzione didattica ed educativa che ci saremmo aspettati ora che le scuole sono chiuse. La Rai muore perché Tg1 e Tg3 sono due telegiornali imbarazzanti per qualità dell’informazione e mancato pluralismo. M5S e Lega sono onnipresenti, tutti gli altri si devono accontentare degli scarti

“Abbiamo chiesto chiarimenti in Vigilanza ma ci hanno risposto come aridi notai, mancando di rispetto alla commissione parlamentare che ha il dovere e l’onere di vigilare sul servizio pubblico”. Faraone cita lo stallo del piano industriale e il “congelamento sulle nomine: tutti i mezzi di informazione hanno raccontato di nuove e autorevoli nomine pronte ad essere discusse in Cda, bloccate da telefonate notturne di ex leader di partito . Salini non le ha mai smentite . Dobbiamo chiedere direttamente a Matteo Salvini e Luigi Di Maio chi e quando sarà nominato?” , conclude Faraone.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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