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Palermo: arresti Gdf, ‘pagamento tangenti mimetizzato da operazioni contabili’

Di Redazione |

Palermo, 21 mag. (Adnkronos) – I pagamenti delle tangenti “in alcuni casi avvenivano con la classica consegna di denaro contante nel corso di incontri riservati, ma molto più spesso venivano invece mimetizzati attraverso complesse operazioni contabili instaurate tra le società aggiudicatarie dell’appalto e una galassia di altre imprese, intestate a prestanomi, ma di fatto riconducibili ai faccendieri di riferimento per i pubblici ufficiali corrotti”. E’ quanto dicono gli inquirenti nell’ambito della maxi operazione che ha scoperto un vasto giro di mazzette nella sanità siciliana. Sono 12 le misure cautelari.

“Per rendere ancora più complessa l’individuazione del sistema criminale approntato, gli indagati si erano spinti fino alla creazione di trust fraudolenti, con l’obiettivo di schermare la reale riconducibilità delle società utilizzate per le finalità illecite – dicono – Il patto criminale veniva poi ulteriormente cementato grazie alle continue e sistematiche interlocuzioni che erano necessarie per gestire tutte le fasi attuative dei contratti la cui durata era ovviamente pluriennale”.

L’attività “evidenzia, ulteriormente, il perdurante impegno della Guardia di Finanza, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, per il contrasto della corruzione e delle più gravi forme di reato contro la Pubblica Amministrazione che sottraggono alla collettività risorse pubbliche, incidendo pesantemente anche sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini, soprattutto in un settore delicato come quello della sanità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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