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Ipoglicemia, al via campagna per informare pazienti, famiglie e caregiver

Di Redazione |

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) – Un’improvvisa perdita di controllo fisico e mentale. Una condizione destabilizzante che disorienta, confonde, induce uno stato di panico. Una minaccia costante che accompagna la vita quotidiana e la condiziona. Così i pazienti descrivono l’esperienza dell’ipoglicemia, un rapido abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue, la più importante complicanza acuta del diabete di tipo 1 e 2. Se non gestita con rapidità ed efficacia l’ipoglicemia può portare alla perdita di coscienza e al coma. Molto dipende dall’informazione e dalla prontezza del paziente e di chi gli è vicino. Parte da questa premessa la campagna d’informazione e sensibilizzazione “Ipoglicemia – Non farti sorprendere”.

La campagna, promossa da Diabete Italia Onlus e Portale Diabete con il patrocinio dell’Associazione medici diabetologi (Amd), della Società italiana di Diabetologia (Sid) e della Società italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica (Siedp), con il supporto di Lilly, intende promuovere tre azioni. Ovvero: riconoscere per tempo i segnali dell’ipoglicemia, intervenire con la somministrazione di zucchero (anche sotto forma di zollette, miele o succo di frutta) nelle forme lievi, mentre – riferisce una nota – per le forme severe deve essere disponibile il glucagone, un ormone che è in grado far risalire la glicemia e che può essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare e adesso, nella nuova formulazione spray, anche per via inalatoria.

La campagna invita tutti i cittadini a rispondere a una challenge virale diffusa attraverso i profili Facebook e Instagram: la #LightDownChallenge, una sfida basata sull’idea di ‘spegnere qualcosa’, in modo inaspettato, per riprodurre l’esperienza dell’ipoglicemia, simile a un’improvvisa interruzione dei collegamenti.

“Il diabete è una malattia che non permette cali di attenzione e se ti distrai puoi aprire la strada a complicanze come le crisi ipoglicemiche – afferma Stefano Nervo, presidente Diabete Italia onlus – Se non si prendono contromisure contro l’ipoglicemia, nel breve-lungo periodo si possono manifestare delle complicanze cliniche che vanno a peggiorare lo stato di salute e a la qualità di vita. Oggi però grazie a cure adeguate, sistemi di infusione, sensori allarmati si possono gestire bene la malattia e le ipoglicemie, con una vita simile a quella delle persone non diabetiche”.

La condizione di ipoglicemia viene identificata con valori di zucchero uguali o inferiori a 70 mg/dL. A seconda dei livelli di zucchero nel sangue e della gravità dei sintomi, vengono distinti tre tipi: lieve, moderata e severa. Ai pazienti è raccomandato di avere sempre a portata di mano dello zucchero da assumere secondo la ‘regola del 15’, 15 g/mL di zucchero o miele, con misurazione ogni 15 minuti.

“La sintomatologia dell’ipoglicemia dipende dalla velocità con cui si abbassa la glicemia, più rapida è più i sintomi sono avvertiti, mentre con una riduzione costante della glicemia la sintomatologia non si manifesta fino a valori intorno a 60-58 mg/dL”, spiega Ernesto Rossi, Consigliere nazionale Amd, Direttore tecnico Centro antidiabetico di Cerreto Sannita (Benevento). “I sintomi più comuni – ricorda – sono tremori, formicolii alla lingua, sensazione di forte stanchezza e di mancamento fino a perdita della coscienza. I fattori che più frequentemente possono dare il via ad una crisi ipoglicemica sono costituiti da un mancato equilibrio tra il dosaggio della terapia insulinica e l’alimentazione, digiuno prolungato, attività fisica se non compensata da un adeguato dosaggio dell’insulina”.

“Bisogna adottare tutte le strategie per prevenire l’ipoglicemia, ma una volta che avviene si deve intervenire tempestivamente: quando il valore della glicemia scende sotto i 70 mg/dL, è sufficiente ingerire zuccheri semplici; se il valore scende ancora è necessario agire con un trattamento farmacologico basato sul glucagone, l’ormone antagonista dell’insulina”, afferma Salvatore Piro, segretario nazionale Sid, professore associato di Medicina interna all’Università di Catania e responsabile Day Hospital Medicina Interna e Diabetologia all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania. “Dallo scorso giugno è disponibile una nuova formulazione di glucagone, in spray nasale, una vera rivoluzione, perché dopo alcuni minuti entra in circolo e riporta i valori glicemici a target”.

“Negli episodi di ipoglicemia che colpiscono bambini e adolescenti con diabete di tipo 1 è fondamentale il ruolo di genitori, nonni, amici, insegnanti e allenatori che devono sapere cos’è l’ipoglicemia, riconoscerne i sintomi e interrompere immediatamente le attività nelle quali il ragazzo è impegnato “, afferma Claudio Maffeis, presidente Siedp, Ordinario di Pediatria all’Università di Verona, direttore Uoc di pediatria ad indirizzo diabetologico.

“L’ipoglicemia è spesso vissuta dalla persona con diabete con un doppio senso di colpa: alla sensazione di inadeguatezza che sovente la pervade ritenendo di aver sbagliato qualcosa, si aggiunge il dispiacere per la preoccupazione causata a chi le sta vicino”, afferma Daniela D’Onofrio, Direttore responsabile di Portale Diabete. “Un dialogo aperto tra il caregiver e la persona con diabete potrebbe sicuramente migliorare la qualità di vita di entrambi”, aggiunge.

A rompere questo silenzio, incoraggiare i pazienti a parlarne, far sapere a tutti cosa fare in caso in caso di ipoglicemia potrà contribuire la #LightDownChallenge, la challenge virale promossa nell’ambito della campagna per sensibilizzare familiari e amici sull’ipoglicemia e rendere tutti consapevoli della sua caratteristica principale, ovvero il fatto di arrivare all’improvviso.

Tutti gli utenti del web sono invitati a realizzare una breve story o video su Instagram con l’hashtag #LightDownChallenge, nel quale potranno mostrare cosa succede quando spengono la luce o il computer di amici e famigliari, in modo da interrompere improvvisamente le loro attività. Per propagare l’eco della campagna i video saranno rilanciati attraverso i canali social degli influencer della campagna. Nell’ambito della campagna sono stati infatti arruolati sei social-ambassador, influencer che attraverso i loro profili social faranno arrivare i messaggi a tutta la community delle persone con diabete ma anche ad amici, colleghi, conoscenti.

Oltre alle attività social, la campagna prevede attività informative che faranno leva sulla landing page www.ipoglicemianonfartisorprendere.it con informazioni e regole di pronto intervento per gli episodi di ipoglicemia, cose da fare e da non fare, come regolarsi nelle diverse situazioni, etc. La pagina ospita inoltre videopillole informative, insieme a un opuscolo scaricabile in formato pdf.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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