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Ue: Battelli, ‘polacchi e ungheresi prime vittime del loro veto’

Di Redazione |

Roma, 18 nov. (Adnkronos) – La tutela dello Stato di diritto, e dei diritti fondamentali dei nostri cittadini, sono sanciti dai Trattati europei. Ecco perché l’Ue non può in alcun caso cedere al ricatto di Polonia, Ungheria e di altri Paesi che volessero aggregarsi a questa linea ma cercare una soluzione per rendere operativo il prima possibile il Recovery. Di certo non rinunceremo ai nostri principi in nome di una miopia che non ci appartiene”. Lo ha affermato il presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera Sergio Battelli intervistato dall’agenzia di stampa russa ‘Sputnik News’.

“Come ha detto in audizione alla Camera il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni -ha aggiunto- la preoccupazione per questi continui e inutili veti, nonché per il dilatarsi dei tempi c’è, è innegabile. L’Italia, come tutti gli altri Paesi profondamente colpiti dall’emergenza generata dal Covid-19, ha bisogno di risposte rapide alla crisi sanitaria ed economica. Non possiamo permetterci il lusso di continuare a rimandare. Rimango comunque fiducioso sul superamento dello stallo. D’altra parte quel veto fa male prima di tutto a Ungheria e Polonia. Paradossalmente, infatti, proprio i due Paesi che si sono messi di traverso, bloccando l’accordo sul bilancio Ue 2021-2027 e sull’aumento delle risorse proprie necessarie per finanziare il Recovery Fund, sono tra i più colpiti dalla seconda ondata della pandemia e sono tra i massimi beneficiari sia del bilancio pluriennale che del Next Generation Eu. Non posso pensare che siano così irresponsabili”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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