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Artropatia cronica in emofilia, profilassi su misura per prevenirla

Di Redazione |

Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) – Le persone affette da emofilia, oltre alle problematiche tipiche dello stato emorragico, soffrono anche delle complicanze correlate alla malattia: gli emartri, ovvero i sanguinamenti che avvengo all’interno delle articolazioni (gomito, polso, caviglia, ginocchio). In caso di trauma, gli emofilici infatti possono rischiare emorragie muscolari, che possono dare gravi difficoltà nel movimento. Le scelte migliori per affrontare al meglio l’atropatia, partendo da una corretta profilassi, sono state al centro della terza tappa a Catania del tour di ‘Articoliamo’ con l’incontro online: ‘Ecografia articolare: la grande alleata del benessere articolare in emofilia’.

“Oggi il problema non è più tanto l’emogifilia in se ma il contorno – ha spiegato Joseph Rizzo, presidente di Ase Onlus di Catania, nell’introduzione del incontro – E’ diventa una malattia da affrontare in équipe multidisciplinare e questo è un problemi più importanti da affrontare. Dai 40 anni in su è il dolore articolare aumenta e diventa un fattore di limitazione, ecco che ci dobbiamo assicurare che le nostre articolazioni stiano bene. Perché poi il conto lo paghiamo con una ridotta mobilità, l’atropatia spesso non si vede, è subdola. E’ importante invece che venga monitorata, ecco l’importanza dell’ecografia articolare, e va fatto un grande lavoro sulla prevenzione anche con la profilassi”. La campagna ‘Articoliamo’ è sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo (Federazione dell’associazioni emofilici), ed è nata per promuovere il benessere delle articolazioni nelle persone con emofilia (grazie al sito Articoliamo.com). Sul sito sono presenti degli esercizi da fare in casa per aiutare i pazienti, adulti e bambini, quando insorgono problemi articolari.

Secondo l’ematologo Gaetano Giuffrida, responsabile del Centro emofilia di Catania: “La profilassi è una delle principali armi per prevenire l’artropatia. Nei pazienti il 90% delle alterazioni degenerative, entro i 25 anni, è a carico da 1 a 6 articolazioni e il 42% delle limitazioni riguarda la funzione articolare. Le ultimi linee guida ci dicono però che la profilassi deve essere tarata sul profilo del paziente: basata sul ‘pattern’ dei sanguinamenti; sulla presenza di articolazioni bersaglio e danno articolare: su misura per il livello di attività fisica desiderata e su misura dello stile di vita personale. E infine basata anche sui parametri farmacocinetici del Fattore VIII della coagulazione”.

“Le strategie riabilitative devono prevedere un trattamento più ampio, allungamento, potenziamento, rieducazione posturale globale e cura dei distretti non affetti ma in sovraccarico”, ha osservato – Michele Vecchio, direttore Scuola di specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa, Università degli Studi di Catania. Un ruolo specifico è affidato all’ecografia muscoloscheletrica in ambito emofilico. “Offre molto vantaggi – ha sottolineato – Nicolò Vitale, specialista in fisiatria – Si può visualizzare l’emartrosi e l’emetoma intramuscolare. Ma anche il versamento, spesso un alone nero. Grazie all’ecografia è possibile anche vedere le alterazioni osteo-cartilaginee.

“Avere un ecografo 24 ore su 24 a disposizione per monitorare l’evoluzione dell’artropatia sarebbe ottimale anche per la profilassi. Dovremmo essere noi medici a valutare lo stato articolare costantemente”, ha precisato Giuffrida. La campagna ‘Articoliamo’ offre la possibilità di eseguire uno screening delle articolazioni grazie a ecografi portatili presenti in diversi centri, a Catania all’Aou Policlinico G. Rodolico – San Marco.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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