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Covid: Codogno un anno dopo – l’allora prefetto Cardona, ‘zona rossa è stata scelta più difficile’

Di Redazione |

Milano, 19 feb. (Adnkronos) – Il senso del dovere ha motivazioni più forti di qualsiasi paura. Lo sa bene Marcello Cardona, “primo prefetto in Italia ad avere la delega del governo a realizzare la zona rossa in Italia” e a prendere una decisione che non esita a definire “la più difficile” della carriera. Intervistato dall’Adnkronos ricorda ogni istante di quei momenti vissuti a Lodi con la lucidità di chi è abituato ad affrontare scelte importanti, ma anche con l’umanità di chi il Covid l’ha vissuto sulla propria pelle. Il suo è il racconto di chi ha affrontato senza paura “una guerra”, ha “visto la morte in faccia” e ore si gode la rinascita di una terra che ha pagato un prezzo altissimo.

“Ricordo ogni istante della sera del 20 febbraio: ricevo una telefonata di Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, il quale mi avvisa che c’è il primo contagiato per Covid. Non ho paura, ma capisco subito la gravità della situazione e penso bene di mettermi in contatto con i vertici dell’ospedale e di decidere per la chiusura”. Poche ore dopo Codogno diventa la città simbolo dell’emergenza coronavirus e viene ‘isolata’. “Realizzare la zona rossa è stata la scelta più difficile della mia carriera, anche rispetto a situazioni che ho affrontato alla Criminalpol o nelle vesti di questore di Milano, Catania o da vicario di Roma. È stata una misura che pesava sulla vita di 50mila persone, sulle loro libertà e sul loro lavoro con reazioni umane difficilmente prevedibili”.

Una decisione frutto di una collaborazione tra istituzioni – “devo ringraziare i vertici delle forze dell’ordine, tutti fin dalle primissime ore si sono messi a disposizione con ogni mezzo” – e le associazioni di imprese. “Quando Codogno e la provincia di Lodi erano considerati luoghi infetti ed era difficile far arrivare anche beni di prima necessità non posso dimenticare la serietà dell’allora presidente di Assolombarda Carlo Bonomi e di Carlo Sangalli alla guida di Confcommercio Milano. Il mondo ci guardava e noi siamo riusciti a dare una buona prova” dice Cardona, 64 anni, calabrese di nascita ma lodigiano d’adozione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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