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Covid: inchiesta dati falsificati, due arrestati non rispondono al gip

Di Redazione |

Palermo, 1 apr. (Adnkronos) – Scena muta di due dei tre arrestati nell’ambito dell’inchiesta sui dati falsificati sul Covid in Sicilia. Nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto oggi pomeriggio davanti al gip di Trapani Caterina Brignone, Maria Letizia di Liberti e il nipote Salvatore Cusimano, hanno scelto il silenzio, mentre il terzo arrestati, anche lui come gli altri ai domiciliari, Emilio Madonia, ha parlato seppure solo “nelle linee generali” riservandosi di parlare in seguito.

La dirigente generale del Dasoe, il Dipartimento per la Sanità della Regione siciliana Letizia Di Liberti è difesa dagli avvocati Paolo Starvaggi e Fabrizio Biondo. “Ha dichiarato – si legge in una nota dei legali – di volere chiedere di essere quanto prima interrogata dai magistrati del Tribunale di Palermo, cui è stata già disposta la trasmissione degli atti, per competenza territoriale, riservandosi di rispondere al giudice naturale. Solo nella mattinata di oggi è stata rilasciata la documentazione posta a fondamento dell’ordinanza del Gip, per cui la dirigente nei prossimi giorni potrà chiarire e documentare l’assenza di qualsiasi ipotesi di reato. La dirigente Letizia Di Liberti resta fiduciosa nell’operato dei magistrati che potranno tenere conto di nuovi ed incontrovertibili elementi di valutazione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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