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Napoli, cinque i candidati per sindaco ‘virtuale’ Città di Partenope

Di Redazione |

Il contest online per eleggere il primo cittadino della comunità civica è partito lo scorso gennaio. Dalla città virtuale hanno risposto alla chiamata alcuni cittadini, ai quali è proibito, per regolamento, candidarsi alle amministrative di Napoli 2021. Provengono da diversi ambiti professionali e rappresentano tutti i grandi settori della metropoli.

Francesco Perillo insegna Gestione delle risorse umane all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Si è laureato con i prof. Aldo Masullo e Giuseppe Galasso, per 35 anni ha lavorato come dirigente d’azienda nell’ambito delle risorse umane in Italia e all’estero nelle aziende del gruppo Finmeccanica, oggi Leonardo. Il suo obiettivo è “mettere in moto le idee”. Crede che per Napoli bisognerà lavorare su due piani: il risanamento di bilancio e la visione di un futuro possibile.

Renata Gelmi, dirigente scolastico in pensione, rappresenta il mondo dell’educazione con tutte le sue sfumature. Dispersione scolastica, difficoltà di apprendimento, episodi di bullismo: nella sua carriera ha affrontato le grandi problematiche che riguardano da vicino i giovani. È pronta a mettersi in gioco per la città, puntando su onestà e capacità di ascolto.

Antonio Tosi, avvocato e amministratore, è impegnato nei settori di finanza pubblica e reperimento fondi europei. In Regione ha avviato le attività dell’Arpac Campania, esperienza che gli ha consentito di conoscere le problematiche dello sviluppo del territorio. È stato assistente del sindaco di Pompei, assessore alla Pianificazione del Territorio al Comune di Bacoli e consigliere giuridico al ministero dei Beni Culturali.

Carlo Dini, architetto, è nato a Pisa e oggi vive e lavora in Maremma. Ha visitato Napoli per la prima volta a 17 anni e se ne è innamorato. Ha scritto un libro, “La città desiderabile”, in cui ripercorre il suo legame con Napoli e mette a punto idee e strategie per cambiare le sorti di quella che definisce la più straordinaria metropoli d’Italia, la più civile d’Europa e la più antica del mondo. È l’ideatore della piattaforma SudExit.

Stefano Barone, 34 anni, è un avvocato. Nel 2016 partecipò a un rally internazionale di beneficenza da Londra alla Mongolia su una vecchia Fiat Panda, sulla quale aveva disegnato il Vesuvio. “Perché volevo portare Napoli nel mondo e un pezzo del mondo a Napoli”. Ha vissuto in molte città europee e italiane, è convinto che l’innovazione e l’incoming possano dare uno slancio decisivo alla città.

“È interessante notare come già dalle identità dei candidati sindaco di Partenope, emersi spontaneamente dalla nostra rete di cittadini, arrivino know-how aderenti ai grandi problemi della città: dai giovani all’educazione, dalla gestione del personale e dei fondi europei alla viabilità, al commercio e alla cultura”, afferma Claudio Agrelli, fondatore di Città di Partenope. “Il nostro obiettivo è indicare una visione fatta di idee e progetti che possano arrivare ai “veri” candidati, in vista delle prossime elezioni amministrative di Napoli. Il sindaco di Partenope rappresenterà una comunità di 9723 persone, uomini e donne che hanno a cuore le sorti di Napoli e vogliono dare un contributo, pur non partecipando direttamente alla vita politica”.

I cinque candidati hanno presentato i loro programmi sui canali di Città di Partenope. La campagna elettorale andrà avanti fino al 31 maggio 2021, secondo il regolamento è già possibile esprimere la propria preferenza sul sito internet. I candidati si confronteranno anche sui canali social, in due dirette in programma su Facebook e YouTube domani, 16 aprile (ore 19:00), e il 23 aprile (ore 21:30).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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