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Caso Saguto: motivazioni giudici, ‘con Cappellano dal 2010 un sinallagma corruttivo’

Di Redazione |

Palermo, 16 apr. (Adnkronos) – “Già dalla fine del 2010 tra Silvana Saguto e Gaetano Cappellano Seminara era in atto il sinallagma corruttivo, nell’ambito del quale gli incarichi di Cappellano Seminara venivano compensati con le utilità consistite nelle nomine e nella retribuzione indebita di Lorenzo Caramma”, marito della ex giudice Saguto. Lo scrivono i giudici del Tribunale di Caltanissetta nelle motivazioni della sentenza di condanna della ex presidente misure di prevenzione di Palermo, condannata a 8 anni e mezzo per corruzione e abuso di ufficio. Secondo i giudici “Saguto aveva completamente rinunciato alle sue prerogative ed era propensa ad adottare ogni provvedimento, tipico o meno, che potesse avvantaggiare Gaetano Cappellano Seminara”, l’avvocato ritenuto il ‘re degli amministratori giudiziari’, condannato a sette anni e mezzo.

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