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Open Arms: memoria difensiva Salvini, ‘seguivo preciso indirizzo Governo Conte1’/Adnkronos (2)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Mentre Salvini si è difeso dicendo in aula: “Era tutto deciso e sottoscritto nel contratto di governo”. Nella scorsa udienza l’accusa aveva anche chiesto l’acquisizione della decisione del comitato Onu per i diritti umani del 29 gennaio 2021, quella per cui Italia è stata condannata per non avere agito tempestivamente in relazione ad un evento Sar verificatosi al di fuori delle acque territoriali italiane. Sono una ventina le parti civili accolte dal gup, tra cui la stessa Open Arms, ma anche Emergency, il Comune di Barcellona, il comune di Palermo e diversi migranti a bordo della Open Arms, in quei giorni. Il caso scoppiò nell’agosto del 2019, quando il rimorchiatore noleggiato dalla Ong ProActiva – Open Arms, battente bandiera spagnola, andò in soccorso di 163 persone in tre diverse operazioni di salvataggio. Restò in mare aperto senza ricevere l’assegnazione di un Pos, ovvero di un place of safety, un posto di sicurezza per 21 giorni. E per sette giorni rimase al largo di Lampedusa in attesa di comunicazioni dall’Italia. A bordo c’erano anche 27 migranti minori non accompagnati.

Conte, il 14 agosto del 2019, scrisse a Salvini, invitandolo “ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti sull’imbarcazione”. Poi il 17 agosto il tribunale dei minori di Palermo dispose lo sbarco dei minori a bordo. A sbloccare la situazione anche per gli adulti fu il procuratore, Luigi Patronaggio, che dopo un’ispezione a bordo della Open Arms, che decise il sequestro dell’imbarcazione. Era il 20 agosto. Venti giorni dopo la prima richiesta di Pos.

Nella memoria Matteo Salvini, che domani sarà in aula, ribadisce che “dopo l’ingresso in acque italiane della Open Arms non si verificò alcun evento Sar” e che l’obbligo di coordinamento “gravava sulla Spagna” che era “anche competente per il rilascio del pos alla nave”. Insomma, per Salvini e la sua legale, l’avvocata Giulia Bongiorno, “la ricostruzione accusatoria è priva di qualsivoglia fondamento”. Domani sarà il gup a decidere chi ha ragione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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