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Grillo: il racconto della ragazza, ‘Così mi hanno stuprata in casa Grillo’

Di Redazione |

Palermo, 3 mag. (Adnkronos) – “Mi toglieva i pantaloncini e le mutande, io mi dimenavo perché non volevo, ma non riuscivo a contrastarlo completamente perché non mi sentivo bene”. Inizia così, secondo il racconto della presunta vittima, l’incubo per S.J., la ragazza italo-norvegese di 19 anni, che ha denunciato Ciro Grillo, figlio del garante del M5S, e altri tre giovani, di stupro di gruppo. Nella denuncia presentata del 26 luglio 2019 presso la stazione dei Carabinieri di Milano Porta Garibaldi, come scrive oggi il quotidiano ‘La Verità’, la giovane racconta in ogni particolare quanto sarebbe avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villa di Grillo, in Costa Smeralda, al termine di una serata al Billionaire. La ragazza è in vacanza con la sorelle minore e trascorre le giornate in un B&B. La sera del 16 luglio decide di andare nel locale con un’amica, lasciando la sorella più piccola in albergo. Lì, con un’amica, incontra i quattro giovani di Genova, tra cui il figlio di Grillo, e iniziano a ballare. “Al momento di tornare al B&B S. e R, non avrebbero trovato un ‘taxi disponibile’ – si legge nell’articolo – Per questo i quattro ragazzi ci proponevano di fermarci a dormire a casa loro, dove ci recavamo in taxi tutti insieme”.

“Abbiamo chiacchierato un po’ – si legge ancora nella denuncia – gli altri hanno fumato e bevuto, io non ho bevuto né fumato”. “La presunta vittima non ricorda ‘la presenza di sostanze stupefacenti’. A quel punto R. si mette a cucinare la pasta e Francesco (Corsiglia ndr) chiede a S. di accompagnarlo in una camera da letto per prendere delle coperte. Qui la ragazza, a suo dire, avrebbe subito le prime pesanti avances: ‘Dapprima mi ha baciato in bocca, io l’ho fermato dicendo che non volevo”. Da qui altre avances e la pretesa di sesso orale ma la ragazza si sarebbe divincolata e sarebbe tornata dagli altri. Dopo la spaghettata, Vittorio Lauria avrebbe dato alla ragazza “un pantaloncino e una t-shirt per dormire. “Ma una volta a lette – scrive La Verità – per la ragazza sarebbero iniziati i problemi. Nella ricostruzione della italo-norvegese il primo a infilarsi sotto le sue lenzuola sarebbe stato di nuovo Corsiglia”. E qui inizia il racconto del presunto stupro. Non solo sul letto ma anche sotto la doccia “MI ha spinto sotto la doccia – racconta la ragazza ai Carabinieri – ha aperto l’acqua e mi ha spinto contro la parete… Gli ho detto per due volte di smetterla, che era n animale e uno stronzo, ma lui ha continuato più forte tirandomi i capelli”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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