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Migranti: Open Arms ed Emergency, ‘minacce di suicidio a bordo, agire subito’

Di Redazione |

Palermo, 16 ago. (AdnKronos) – “Da 15 giorni la nave Open Arms è in mare con 134 persone a bordo. La situazione sulla nave è drammatica: da 15 giorni donne, uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell’incertezza di quello che succederà. Sono persone che hanno vissuto l’orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre”. E’ la denuncia di Oscar Camps (Open Arms) e del fondatore di Emergency Gino Strada. “Negli ultimi giorni le condizioni di salute psicofisica si sono ulteriormente aggravate con atti di autolesionismo e minacce di suicidio che rendono ingestibile la situazione e mettono in pericolo imminente di vita le persone a bordo. Bisogna agire nelle prossime ore – dicono – Chiediamo che sia immediatamente autorizzato lo sbarco a Lampedusa prima che si aggiungano altre tragedie a quelle già vissute”, concludono Oscar Camps fondatore di Open Arms e Gino Strada fondatore di Emergency.

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