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Mafia: Ingroia, ‘sentenza Borsellino? Stato ha insabbiato verità, ora Procura vada avanti’ (3)

Di Redazione |

(Adnkronos) – La sentenza della Corte d’assise d’appello di Caltanissetta con la conferma del depistaggio sull’eccidio di 27 anni fa, però, secondo Ingroia è “un’ulteriore sconfitta” per lo Stato. “La prima si è realizzata quando è stato ucciso Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, lasciati esposti al tritolo degli assassini. A quella prima sconfitta ne sono seguite tante altre, ma questa sentenza, al tempo stesso, dice anche che lo Stato, sia pur con enorme ritardo, ha il coraggio di processare se stesso. La storia dell’Italia, che si ripete spesso uguale a se stessa, è una storia di mezze verità. Nei delitti di Stato, in quelli politico-mafiosi come quello di Borsellino, nella migliore delle ipotesi si individuano gli esecutori materiali e, al massimo, gli organizzatori, ma mai i mandanti”.

E la storia si sta ripentendo. “Nel caso della strage di via d’Amelio temo che non saranno individuati neanche tutti gli esecutori e neppure tutti gli organizzatori – conclude l’ex magistrato antimafia -. Il famoso uomo, probabilmente anche lui di Stato, che Spatuzza vide armeggiare intorno all’autobomba nei giorni in cui si preparava l’esplosivo, è uno degli esecutori e organizzatori dell’attentato che fino a oggi l’ha fatta franca e, temo, che la Procura di Caltanissetta sia molto lontana dalla verità su questo aspetto”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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