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Fase 2: ‘Cambiamo’, usura sta aggredendo imprenditori e cittadini

Di Redazione |

Roma, 19 mag. (Adnkronos) – “No, lo Stato non c’è: così rispondiamo alla ministro Lamorgese che oggi sostiene dalle pagine dei giornali esattamente il contrario in tema di lotta alla criminalità organizzata e all’usura. Quando il cittadino ha bisogno delle seppur lodevoli iniziative del ministero degli Interni, vuol dire che è già caduto nelle maglie delle reti mafiose, e lo ha fatto per disperazione e assenza dello Stato. D’altronde ancora aspettiamo da aprile la pubblicazione del dl rilancio che avrebbe dovuto correggere le lentezze del primo decreto nell’immettere liquidità nel sistema produttivo e sociale”. Lo affermano i membri dell’esecutivo e i parlamentari di ‘Cambiamo con Toti’, Nicola Benedetto, Stefano Benigni, Massimo Berutti, Pino Bicchielli, Manuela Gagliardi, Adriano Palozzi, Claudio Pedrazzini, Gaetano Quagliariello, Paolo Romani, Giorgio Silli, Alessandro Sorte.

“Urge liquidità immediata per sostenere il sistema. I ritardi del governo e la farraginosità degli strumenti messi in campo -aggiungono- stanno spingendo famiglie e imprese ad affidarsi al prestito usuraio. Con sistemi differenti, a seconda dell’ambito locale, le organizzazioni dedite all’usura stanno aggredendo commercianti, imprenditori e singoli cittadini, in alcuni casi con precise strategie di infiltrazione e acquisizione di quote di mercato. Un rischio questo su cui avevamo chiesto di porre l’attenzione sin dall’inizio del lockdown e che si sta tramutando in realtà per la colpevole incapacità del governo di fronteggiare gli effetti economici delle misure restrittive imposte per l’emergenza sanitaria”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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