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Fase 2: l’informativa di Conte, ‘il peggio alle spalle ma non è tempo movida’ (19)

Di Redazione |

(Adnkronos) – “Se le stime di crescita per l’anno in corso, purtroppo, non possono sorprenderci, ciò che deve preoccuparci è soprattutto, guardando a ritroso, quella dinamica di bassa crescita che il nostro Paese ha sperimentato nell’ultimo decennio, quando abbiamo registrato un divario medio di oltre un punto percentuale rispetto alla media europea di crescita del Pil. Alla luce di questa eredità, non possiamo permettere in alcun modo- – sottolinea Conte – che i divari socio-economici, già ampi all’interno del continente e fra diverse aree del nostro Paese, continuino ad accentuarsi”.

“Il compito della politica tutta, allora, è quello di lavorare per elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale, insieme alle migliori energie del Paese. Il primo tassello di questo progetto riformatore – per il premier – non può che essere una drastica semplificazione della macchina burocratica, un’architettura che, a causa delle sue eccessive complessità, ha rallentato oltre misura l’arrivo a destinazione delle risorse pubbliche stanziate, e ha quindi impedito il rafforzamento del capitale infrastrutturale del nostro Paese”.

“A tal proposito, il prossimo decreto-legge dedicato proprio alla semplificazione amministrativa e burocratica e introdurrà molti elementi di novità, per fornire all’Italia uno ‘shock’ economico senza precedenti, in particolare nel settore delle infrastrutture. Considero questa riforma la ‘madre’ di tutte le riforme, l’unica in grado di rilanciare efficacemente la competitività del nostro Paese. L’Italia non può più attendere. Questo – per Conte – è il momento della svolta. Se non riusciremo nell’opera di semplificazione neppure in questa condizione di assoluta emergenza, lo dico molto francamente, dubito che sarà possibile farlo in futuro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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