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Coronavirus: Confcommercio Milano, aiuti in più per centri storici ma non sufficienti

Di Redazione |

Milano, 13 nov. (Adnkronos) – I ristoranti, bar, esercizi commerciali al dettaglio e attività artigianali aperte al pubblico del centro storico di Milano (e di due altre città lombarde, Bergamo e Como, a rilevanza turistica) potranno richiedere a partire dal 18 novembre il contributo a fondo perduto, previsto dal Decreto Agosto, che sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate. Lo spiega in una nota Confcommercio Milano.

Il contributo – con un meccanismo simile a quello dei Ristori, ma senza automatismo – viene riconosciuto per la perdita di almeno un terzo del fatturato mettendo a confronto il mese di giugno 2020 con il giugno del 2019. L’ammontare del contributo si determina applicando, alla perdita di fatturato di giugno, una percentuale variabile a seconda del fatturato dell’impresa dello scorso anno: 15% fino a 400mila euro, 10% fino a un milione di euro, 5% per ricavi superiori al milione.

L’importo minimo del contributo a fondo perduto è di 1.000 euro e come importo massimo non può superare i 150mila euro. “Certamente un aiuto in più, ma non ancora sufficiente, in questo momento di enorme difficoltà per l’area centrale della città con molte attività chiuse e l’assenza di turisti. Imprese che registrano un crollo verticale dei fatturati”, afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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