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**Giustizia: proposte Lettera 150, ‘commissione bicamerale inchiesta e riforma sistema in 4 punti’** (3)

Di Redazione |

(Adnkronos) – “Lo strumento attraverso cui si esercita il potere – rimarca Lettera 150 – è l’azione penale discrezionalmente scelta ed estrapolata tra le varie notitiae criminis, quando non ricercata aprioristicamente ad arte, ma il vero grimaldello è costituito dalla totale irresponsabilità dei Pm di fronte alle proprie indagini e accuse. Massimamente poi in relazione al rigetto totale delle ipotesi accusatorie. Nella ottica delle correnti, la nomina del procuratore (incarico direttivo) è un passaggio irrinunciabile per gestire il potere perché rafforza il circuito dei sostituti fedeli a una linea, ma è in grado di affossare quelli di altra corrente. Un procuratore alieno dai condizionamento correntizi, invece, è garanzia di una vigilanza più profonda sull’operato dei sostituti e di una imparzialità assoluta nell’esercizio della azione penale”.

Lettera 150 si sofferma su una terza riforma necessaria: i criteri di nomina ad incarichi direttivi e di supporto. “Le procedure per la nomina agli incarichi direttivi devono essere riformate nel senso di renderle più imparziali e indipendenti da condizionamenti esterni – spiega – In altri termini occorre affidarsi ad un meccanismo quanto più automatico possibile, affidato a circostanze del tutto fuori dal controllo di chicchessia. Questo non può che essere la posizione nell’ordine di ruolo, cioè la anzianità di servizio, acquisita molti anni prima nella graduatoria del concorso di ingresso, unita sussidiariamente alla idoneità all’incarico”.

“La riforma quindi – prosegue il Think tank – consiste nel prevedere che per l’assegnazione si prendano in considerazione le domande secondo l’ordine di anzianità, provvedendo a scrutinare la prima. Accertata la non idoneità si potrà procedere all’esame della seconda e così via, ma tale esame si interrompe non appena uno dei candidati è giudicato idoneo. In tal modo è salvaguardata la scelta del magistrato meritevole, attraverso il giudizio di idoneità e la eventuale motivata bocciatura, ma è altresì garantita la imparzialità del metodo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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