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Governo: Mantero, ‘no a epurazioni, 90% gruppo Senato era contro Draghi’

Di Redazione |

Roma, 18 feb. (Adnkronos) – Il post con cui Vito Crimi annuncia l’espulsione dei 15 senatori contrari al governo Draghi “penso sia una follia, non credo si possa fare. C’è stato un grido di dolore del gruppo, oggi credo che si leverà lo stesso grido anche dalla Camera. Credo che ora sarebbe giusto dar spazio a un momento di ascolto, non alle epurazioni. Ora occorre capire se queste espulsioni ci saranno davvero, dopodiché farò le mie controdeduzioni. Attendo fiducioso, non ho intenzione di adire alle vie legali”. Lo dice all’Adnkronos il senatore Matteo Mantero, tra i 15 che hanno avuto il cartellino rosso da Crimi.

“Sono tanti anni che faccio parte del Movimento – dice ancora – mi addolora pensare che non impariamo dai nostri errori. Invece di andare avanti come un treno, ottusamente, con le epurazioni sarebbe giusto capire. C’era il gruppo del Senato – spiega – che era contrario al 90% al governo Draghi, una maggioranza schiacciante. Ma si è deciso di portare comunque avanti le trattative, sopra le nostre teste, nonostante fossimo contrari. Se il quesito alla base, tra l’altro equivoco, fosse stato posto prima della trattativa cosa sarebbe accaduto? Ricordo, per giunta, che nonostante il quesito mal posto e i big del Movimento schierati a favore, da Beppe a Conte, il 41% ha detto comunque no. Ma c’è stato anche un problema di tempistica che non può essere sottovalutato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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