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Covid: Codogno un anno dopo – l’ex magazziniere, ‘in cig per cessata attività, duro trovare nuovo lavoro’

Di Redazione |

Milano, 19 feb. (Adnkronos) – L’amarezza di essere stato lasciato a casa, senza neanche la possibilità di trasferirsi per seguire il lavoro. E l’incertezza della ricerca di una nuova occupazione nel mezzo di una crisi che non ha ancora fatto sentire tutti i suoi effetti. Alessandro Rozza, 31 anni, è ex magazziniere alla Protec di Sant’Angelo Lodigiano, azienda specializzata nella produzione di sistemi di flussaggio per l’industria Oil & Gas. “A nessuno piace state a casa in cassa integrazione con la prospettiva di perdere il lavoro”, racconta all’Adnkronos. E con l’emergenza Covid, che nella zona di Codogno ha colpito per prima a un anno dall’istituzione della prima zona rossa in Italia, le prospettive sono incerte. L’azienda, spiega, “ha chiuso di sua spontanea volontà. Non l’abbiamo presa proprio bene”.

La Protec, parte del gruppo Lvf, lo scorso novembre, dopo scioperi, proteste e tentativi di mediazioni con le istituzioni locali e nazionali, ha avviato la messa in liquidazione per la chiusura del sito produttivo e ha attivato il contratto di solidarietà per 28 dipendenti. Al termine delle trattative è stato concordato, a partire dallo scorso primo febbraio, un anno di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per i lavoratori, scesi nel frattempo da 28 a 22, incentivi all’esodo e un sostegno al reddito. Dei 22 lavoratori rimasti, dice Alessandro, “nessuno ha ancora trovato un nuovo posto di lavoro. E quelli che l’hanno trovato ovviamente hanno contratti a tempo determinato. Sperano in una conversione a tempo indeterminato, ma le condizioni rispetto al passato sono cambiate”.

Fra i dipendenti dell’azienda molti erano anche disponibili a trasferirsi a Bergamo, dove ci sono altri siti produttivi del gruppo. “Il lavoro c’era e c’erano anche gli ordini”, dice Alessandro. “C’è gente che aveva appena acceso un mutuo e ora, senza il lavoro, si trova in grave difficoltà”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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