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Covid: boom anti-insonnia, antidepressivi e lassativi, i ‘farmaci’ raccontano l’anno in rosso (4)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Anche gli integratori nutraceutici, considerati utili per la prevenzione dei sintomi del Covid-19, hanno avuto un buon andamento (+3,8% a volumi), arrivando a fatturare 760 milioni di euro (5,7%). In farmacia è in aumento tutto il comparto del parafarmaco (termometri, mascherine, ecc.) a 1,7 miliardi (+9,8%), mentre l’aumento delle vendite a volumi è stato del 22,6%. Il mercato del nutrizionale (latte in polvere, alimenti per celiaci, ecc.) è invece sostanzialmente stabile in farmacia a 400 milioni.

I prodotti, invece, per il trattamento dei sintomi da raffreddamento, hanno subito una contrazione del 5,1% a valori nel 2020, per esempio i prodotti di libera vendita per la tosse sono calati del 28% a valori rispetto al 2019. Gli anti-influenzali e anti-raffreddore, come per esempio il paracetamolo, hanno visto una contrazione del 10,5% a valori e del 12,3% a volumi. Dopo una prima significativa crescita a marzo in questo comparto, a causa del fenomeno di accaparramento durante il primo lockdown, le vendite hanno subito, nel resto dell’anno, una flessione. Infatti, l’igiene delle mani, l’uso delle mascherine, il distanziamento e fenomeni come lo smart-working hanno ridotto fortemente anche la circolazione di altre malattie come i virus influenzali e da raffreddamento. Per lo stesso motivo, anche gli antibiotici sistemici hanno subito un crollo sia a valori (-24,1%) che a volumi (-24,0%) in farmacia nel 2020.

Complessivamente i farmaci e gli altri prodotti da banco (Otc), durante il 2020, hanno visto un calo del 2,1% passando da 6,1 miliardi a 6,0 miliardi. Questo calo è più accentuato a volumi (-4,4%).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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