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A Catania misurata per la prima volta in laboratorio la reazione all’interno delle stelle

Di Redazione |

CATANIA – Misurata per la prima volta in laboratorio la reazione che avviene nel nucleo delle stelle: è stato possibile grazie a un ‘Cavallo di Troià, che ha nascosto uno dei due nuclei degli atomi di carbonio protagonisti della reazione e lo ha portato a interagire e fondere con l’altro. Senza questo trucco l’esperimento sarebbe stato impossibile, perché in laboratorio questi nuclei si respingono. Il risultato, che permette di studiare l’evoluzione delle stelle, è stato pubblicato sulla rivista Nature ed è stato ottenuto nei Laboratori Nazionali del Sud (Lns) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), a Catania.

La misura è stata ottenuta utilizzando l’acceleratore Tandem van de Graaf dei Lns: un fascio di ioni (atomi che hanno perso elettroni) di azoto con dentro i nuclei del carbonio è stato “sparato” contro un bersaglio, che consiste in una lamina contenente carbonio, ed è avvenuta la fusione tra i nuclei degli atomi.

«Rivelando i prodotti della reazione, abbiamo scoperto che la frequenza con cui avviene la reazione è notevolmente più alta di quanto ipotizzato» ha detto  la coordinatrice della ricerca, Aurora Tumino, che insegna Fisica Sperimentale all’università Kore di Enna ed è associata Infn. Secondo la ricercatrice, i risultati ottenuti rappresentano il punto di partenza per comprendere alcuni misteri dell’Universo. In particolare «grazie all’elevata probabilità che il fenomeno si verifichi, la combustione del carbonio può rappresentare la sorgente di calore che alimenta i cosiddetti ‘Superbursts’, violente e prolungate emissioni di raggi X prodotte in sistemi binari di stelle dove almeno una delle due è una stella di neutroni che risucchia massa dalla compagna».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA