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Così l'Etna può svelare i segreti dei vulcani attivi del pianeta Venere

Un laboratorio naturale anche per comparare campioni di lava con quelli prodotti sul gemello della Terra

Redazione La Sicilia

17 Gennaio 2024, 11:04

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L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, potrebbe svelare i segreti del vulcanismo del pianeta Venere: sarebbe infatti un possibile analogo terrestre per lo studio di Idunn Mons, un vulcano venusiano forse tutt'ora attivo e che in base ai dati attualmente disponibili si ritiene abbia eruttato in tempi geologici recenti. Venere e i suoi vulcani, attivi e non, sono tra gli obiettivi principali delle future missioni che studieranno il pianeta gemello della Terra.

A lanciare la proposta dell’Etna è un team internazionale di ricercatori guidati dall’Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con i vulcanologi dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv-Oe). Lo studio «Mount Etna as a terrestrial laboratory to investigate recent volcanic activity on Venus by future missions: a comparison with Idunn Mons, Venus», è stato recentemente pubblicato sulla rivista Icarus.

L’Etna è infatti un vero e proprio laboratorio naturale a cielo aperto per i geologi che si occupano di vulcanismo, perché facile da raggiungere e perché è possibile effettuare osservazioni in-situ prelevando campioni di lava che saranno poi comparati con quelli prodotti dalle future missioni su Venere. I dati aiuteranno a definire il livello di similarità con le lave dei vulcani venusiani.

La comparazione

«Questo lavoro - dice il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv e coautore dell’articolo Stefano Branca - evidenzia ancora di più questo aspetto anche per quanto riguarda lo studio del vulcanismo planetario, come nel caso di Venere. Infatti, le notevoli conoscenze sulla storia eruttiva del vulcano siciliano, acquisita durante gli studi realizzati per la pubblicazione della carta geologica dell’Etna alla scala 1:50.000, unitamente alle conoscenze sull'attività recente hanno permesso di fare una comparazione morfostrutturale con il vulcano Idunn al fine di individuare possibile evidenza di vulcanismo attivo su Venere».