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Da Comiso si potrà studiare il clima con polo aerospaziale

Di Lucia Fava |

Comiso (Ragusa) – Come sta cambiando il Mediterraneo dal punto di vista ambientale e come limitare le eventuali conseguenze dei cambiamenti climatici in atto. Sono potenzialità enormi quelle che si offrirebbero a tutto il Mediterraneo con la realizzazione del polo aeronautico ambientale a Comiso. Giovedì scorso si è tenuta la convention istitutiva, all’aeroporto Pio La Torre, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, di tecnici e specialisti del settore. Si è trattato del primo passo di un percorso che vedrà molti attori, ma soprattutto investimenti di imprese che da tempo operano nella ricerca aerospaziale legate all’ambiente, al monitoraggio del clima, e alla ricerca di sistemi di salvaguardia ambientale. Il progetto della realizzazione di una piattaforma di ricerca è stato presentato dalla Limes srl – start up innovativa, già azienda leader in questo settore.

Franz Cannizzo, uno dei maggiori esponenti della Limes srl, ha spiegato i sei motivi per proseguire nel percorso iniziato: “Il modello di polo aerospaziale progettato in ambito regionale – spiega Cannizzo – , svolgerà un ruolo fondamentale in ambiti chiave per il funzionamento e lo sviluppo dell’intero territorio siciliano, in quanto pone le condizioni per la sua sicurezza, stabilità e crescita”. In particolare, il Polo darà un enorme contributo alla difesa ambientale della Sicilia per assicurare la continuità delle attività economiche, la prevenzione e la gestione delle emergenze in ambito vulcanico, marino e terrestre. Non solo. Favorirà accordi di vendita e di cooperazione internazionale, sarà un propulsore per l’industria “innovation driven”, ad alta intensità di capitale, tecnologia e conoscenza.

“Come in altri casi siamo partiti dal mare – ha detto Giacomo Cuttone, dirigente di ricerca all’Istituto nazionale di fisica nucleare, laboratori nazionali del sud -, qui potremmo partire dallo spazio per andare a cercare non solo ulteriori informazioni su come l’universo si sta evolvendo, ma anche andare a creare una piattaforma di ricerca tecnologica per studiare come la nostra regione sta cambiando, si sta evolvendo da un punto di vista geofisico e vulcanologico e da un punto di vista dei cambiamenti ambientali”.

Cuttone ha spiegato che in Sicilia esistono importanti enti accademici e di ricerca, da molti anni impegnati in attività di ricerca attraverso infrastrutture per studiare lo spazio, il mare e l’ambiente. “Questo genere di studi su cui la regione si sta molto impegnando – ha aggiunto -sono fondamentali perché possono dare informazioni per porre in atto azioni per cercare di limitare le eventuali conseguenze di cambiamenti climatici”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA